Caldo insopportabile sulle isole indonesiane; sfiorati i +39°C sull’isola di Sulawesi, stabilito il nuovo record assoluto di caldo a Mikassar

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L'isola di Sulawesi

Continua il periodo insolitamente caldo e secco in molte aree continentali dell’emisfero australe, specie fra l’America meridionale e i paesi dell’Africa australe. Ma nei giorni scorsi una intensa ondata di calore ha interessato pure gli arcipelaghi indonesiano, dove localmente la colonnina di mercurio ha varcato la soglia dei +37°C +38°C, con picchi prossimi ai +39°C. E’ vero che ci troviamo a ridosso dell’equatore, dove il clima è perennemente caldo e umido tutto l’anno, con scarse escursioni termiche annue e giornalieri, mentre i tassi dell’umidità relativa rimangono sempre elevatissimi, oltre la soglia dell’80-90 %. Ma queste temperature cosi elevate, prossime ai +38°C +39°C, rimangono abbastanza elevate anche per la fascia equatoriale. Valori insolitamente alti, che sommati agli alti tassi di umidità relativa, rendono il clima veramente opprimente, con un effetto afa molto forte. Anche le popolazioni indonesiane e malesi, abituate a vivere a condizioni climatiche estremamente afose, cominciano ad avvertire un certo disagio con queste temperature, specie in quelle località non raggiunte dalle tiepide brezze termiche di mare. Nei giorni scorsi, nell’isola di Sulawesi, l’aeroporto di Mikassar è riuscito a stabilire il nuovo record di caldo assoluto, registrando una temperatura massima di ben +38.8°C, di poco inferiore al muro dei +39°C. Per Sulawesi si tratta di un valore molto elevato, difficile da superare se non in determinate situazioni meteo/climatiche. Si è anche notato che la stazione dell’aeroporto batte sempre la locale stazione cittadina di uno scarto importante. Tale divario, cosi importante, può essere prodotto dalla particolare ventilazione che giunge più secca e calda dall’estremo nord dell’Australia.

La città di Mikassar

Ma non tutta Sulawesi ne beneficia, specie quelle località dove soffiano con una certa frequenza le brezze marine dai quadranti occidentali che tendono a mitigare l’eccesiva calura. Intanto, con i +38.8°C stabiliti all’aeroporto di Mikassar, ci siamo avvicinati a soli 7 decimi dal record assoluto confidabile di tutta l’Indonesia, appartenente a Jatiwangi, che nel Novembre del 2006 aveva stabilito una temperatura massima di ben +39.5°C. Record assoluto di caldo finora imbattuto in tutto l’arcipelago indonesiano. In queste settimane varie stazioni delle isole di Giava, Sulawesi, Borneo, Sumbawa e Flores hanno superato i +37°C, avvicinando molti record assoluti. Altri invece rischiano di cadere entro le prossime settimane, con l’ulteriore intensificazione dell’ondata di caldo sull’area indonesiana. Per un debole episodio di “El Nino” si tratta di un evento particolarmente importante. Difatti, i periodi più caldi e molto secchi (con forte riduzione della piovosità media e allungamento della stagione secca) fra l’area indonesiana e le aree desertiche interne dell’Australia si associano sempre al pattern climatico tipico nelle fasi di “El Nino” moderato o forte, con pesanti anomalie termiche positive sul Pacifico orientale (anche di oltre i +1.5° +2.0°), mentre un più vistoso raffreddamento delle acque interessa i mari indonesiani e l’area attorno a Papua Nuova Guinea.

Uno scorcio costiero di Sulawesi

Quest’anno, pur in presenza di un “El Nino” molto debole, ai limiti della neutralità, e in assenza del tipico pattern climatico che accompagna il fenomeno (sensibile incremento della nuvolosità sul Pacifico equatoriale centro-orientale, indebolimento degli Alisei per l’inversione del campo barico fra le opposte sponde del più grande oceano della Terra, intensificazione della “Jet Stream” sul Pacifico settentrionale), si sono realizzate queste importanti anomalie termiche positive, che rischiano di far cadere altri record di caldo assoluti, entro le prossime settimane, mentre al contempo l’ITCZ, il “fronte intertropicale”, continua la sua progressiva discesa verso latitudini più meridionali, in attesa dell’attivazione del “Monsone invernale di NE” tra le coste meridionali dell’Asia e l’oceano Indiano. Nel periodo che precede l’arrivo delle grandi piogge (i cui massimi vanno dal mese di Dicembre fino a Febbraio e Marzo) portate dall’umido “Monsone di NE”, sull’intera area indonesiana si registrerà un ulteriore intensificazione del caldo, già piuttosto intenso, che potrebbe favorire l’abbattimento di nuovi record assoluti, alcuni anche di portata storica.

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