Nella seconda metà dello scorso mese di Settembre, la cometa 168P/Hergenrother ha mostrato un netto aumento di forma e luminosità, passando in un lasso di tempo molto breve dalla magnitudine 15 alla magnitudine 8. Una variazione che ha messo in subbuglio astronomi e appassionati, che da quel momento hanno tenuto sotto osservazione questa vagabonda del nostro sistema solare. Alcuni osservatori avevano ipotizzato che, vista la massima vicinanza raggiunta lo scorso 1 Ottobre 2012 alla nostra stella (1,4 Unità Astronomiche), il calore avesse causato danni irreversibili al nucleo. Del resto, le variazioni morfologiche osservate, tra cui la comparsa di una condensazione centrale e un allargamento nelle dimensioni della chioma esterna, facevano presagire proprio questo. Teoria che ha avuto un fondamento nella giornata di ieri, 26 Ottobre 2012, quando un gruppo di astronomi, grazie ad un telescopio professionale di 2 metri di apertura ubicato sulla cima del vulcano spento Mauna Kea (Isole Hawaii), ha potuto osservare in maniera inequivocabile il distacco di un frammento dal nucleo della cometa. La presenza del nucleo secondario indica che il nucleo principale si è spezzato, ed una parte di esso si sta allontanando dal nucleo principale. Ed è proprio il secondo frammento che emerge dalla foschia di gas e polveri che circonda il nucleo principale, osservabile tra qualche giorno anche da strumentazioni amatoriali. Non è chiaro il destino a cui è legato questo corpo: potrebbe disgregarsi completamente e scomparire in breve tempo, ma c’è ancora speranza di poterla osservare per un periodo di tempo prolungato. La Cometa 168P/Hergenrother è stata scoperta da Carl W. Hergenrother il 22 novembre 1998. È una cometa periodica con periodo orbitale di 6,923 anni.