
Il "Jet Streak" che uscirà dal nord degli USA spingerà le perturbazioni atlantiche fino al Mediterraneo centro-occidentale
Finalmente il quadro barico in sede europea comincia a rientrare nella normalità stagionale dopo i capricci dell’ex uragano “Nadine”, che per più settimane, sostando nel tratto di oceano poco a sud-est delle Azzorre, ha sbilanciato l’omonimo anticiclone sub-tropicale oceanico, costringendolo a ripiegare bruscamente verso latitudini più meridionali, con un esteso promontorio anticiclonico che dalle medie latitudini atlantiche si è esteso, attraverso il Marocco e il mar di Alboran, fino al bacino centro-occidentale del Mediterraneo, assicurando condizioni di clima stabile e piuttosto caldo per la stagione. Con il dissipamento di questa circolazione depressionaria, che per più giorni si è localizzata in prossimità dell’arcipelago delle Azzorre, originando un vero e proprio sconvolgimento barico che si è avvertito soprattutto in sede mediterranea, con un ulteriore prolungamento della stasi anticiclonica post-estiva, la situazione barica sull’area euro-atlantica sta per rientrare nei canoni stagionali. L’alta pressione delle Azzorre tornerà a ricollocare il proprio baricentro principale nel cuore dell’Atlantico, in funzione di un notevole rinvigorimento del flusso all’interno del ramo principale della “Jet Stream”, che dal nord degli USA e dal Canada orientale si butta sopra l’Atlantico occidentale, proseguendo in direzione dell’Europa. Il transito di un intenso “Jet Streak” (le massime velocità del vento associato alla “Jet Stream”), che esce dal ramo ascendente di una saccatura che affonda le proprie radici lungo l’East Coast degli Stati Uniti, sul bordo più settentrionale dell’anticiclone azzorriano, contribuirà a generare un letto di intense correnti da O-NO e NO entro il quale saranno costrette a scorrere le principali perturbazioni e i sistemi frontali che dall’Atlantico occidentale si muovono in direzione del Regno Unito e delle coste dell’Europa occidentale.
Un percorso obbligatorio che “canalizzerà” i treni perturbati atlantici a nord della cellula anticiclonica oceanica, per poi muoverli in direzione della Spagna e della Francia, includendo nella loro traiettoria anche il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, dove si assisterà all’entrata di vari fronti perturbati che già dall’inizio della nuova settimana potrebbero portare le prime copiose precipitazioni di stampo autunnale. Sempre nei prossimi giorni, tra la giornata di giovedì e venerdì, in pieno Atlantico, a seguito dell’intenso rafforzamento del ramo principale della “Jet Stream” che fuoriesce dal nord degli USA, si formerà un ampio “Delta” in seno alla “corrente a getto”, il quale andrà a scavare lo sviluppo di una robusta area anticiclonica dinamica (autonoma), alimentata da un importante “forcing” troposferico che si intensificherà sull’Atlantico occidentale, con sensibile incremento dei geopotenziali in alta quota, sull’Atlantico settentrionale, ad est della Groenlandia, nel tratto di mare poco a sud delle isole Svalbard.
In genere lo sviluppo di questi anticicloni dinamici a latitudini cosi alte indica l’elevata possibilità di costruzione di un robusto anticiclone di blocco sull’Atlantico, con il conseguente arresto del flusso umido zonale che proviene dal nord America e l’instaurazione di più proficui scambi meridiani che possono dare origine a prolungate fasi di maltempo sul Mediterraneo, facendo sprofondare su quest’ultimo profonde saccature seguite da importanti avvezioni fredde in alta quota. Tale schema configurativo depone a favore di lunghi periodi di instabilità atmosferica, con importanti fasi precipitative sul bacino centrale del Mediterraneo. Questo è quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni sopra il bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Intanto, andando per ordine cronologico, la prima intensa perturbazione raggiungerà il territorio italiano all’inizio della prossima settimana, tra lunedì e martedì, portando le prime consistenti precipitazioni tra le regioni di nord-ovest, le coste tirreniche, dalla Toscana al Lazio, e la Sardegna, ove si potranno verificare pure dei rovesci o delle manifestazioni temporalesche di moderata o forte intensità, in seno al richiamo di aria calda e umida (flusso pre-frontale) che si attiverà lungo il lato orientale della saccatura. Insomma, l’unica cosa certa è che l’autunno si prepara a mostrarci il suo volto piovoso e perturbato, dopo la pausa anticiclonica dei giorni scorsi.