Meteo, Pasqui (Cnr): “aver dato nomi agli anticloni è stata una trovata mediatica di successo che però non aiuta”

MeteoWeb

La proposta di informazione meteo/climatica ”e’ molto ampia e viene elargita in modo semplice, anche tramite portali e blog, da una comunita’ ristretta di esperti a una comunita’ piu’ ampia che ha interessi pragmatici come programmare un week end. Questa estate aver dato nomi ad anticloni, da Caronte a Minosse, e’ stata una trovata mediatica di successo, tuttavia non e’ stata utile per le vere allerte’‘. Lo ha detto, in una giornata di temporali che hanno messo sottosopra il viterbese e Napoli, Massimiliano Pasqui del Cnr, al convegno promosso da MeteoWeb tenutosi al Campidoglio. ”Serve una crescita della capacita’ di ricezione delle allerte” ha detto l’esperto, ricordando che in Liguria c’era stata un’allerta alluvione anche se data con molto anticipo. Da parte del grande pubblico e delle istituzioni, a giudizio di Paqui, ”e’ cresciuta la percezione, persino con una sovrattenzione, ma cio’ non ha dato un reale contributo in termini di efficienza del sistema”. Napoli e’ l’esempio del giorno, ma anche a Roma dopo le due piu’ recenti nevicate ‘‘c’e’ maggiore attenzione sugli stato di allerta con dispositivi attivi” ha osservato pur lamentando una ”vulnerabilita’ delle citta’ dove anche la mancanza di manutenzione ordinaria crea problemi di gestione degli eventi meteo”. Maggiore consapevolezza e’ stata anche auspicata, sempre al convegno promosso da MeteoWeb a Roma, da Bruno Zolesi capo dipartimento di Geomagnetismo e Geofisica dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che insieme all’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), concorre, con competenza sull’area Mediterranea, al monitoraggio mondiale delle tempeste solari . ”Previsioni di questi fenomeni che dipendono da esplosioni sul Sole non se ne possono fare’‘ ha detto Zolesi illustrando i principi della meteorologia spaziale che studia i fenomeni derivanti dall’interazione Sole-Terra. “Tuttavia, ha sottolineato, le tempeste solari sempre piu’, negli ultimi 25 anni, hanno influenza sulla nostra vita. Basti pensare al black out che fermo’ il Canada nel 1989 o ai problemi che risentono i voli aerei lungo le rotte polari, dove aumentano le particelle ionizzanti, o le comunicazioni via Gps in alte latitudini dove le tempeste solari si sentono di piu”.

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