Un nuovo studio ottenuto grazie ai dati dell’Agenzia Spaziale Europea, mostra che la penetrazione del vento solare attraverso il campo magnetico terrestre, è più semplice di quanto precedentemente ipotizzato. Gli scienziati del Goddard Space Flight Center di Greenbelt della NASA, hanno per la prima volta osservato la presenza di alcune onde chiamate di Kelvin-Helmholtz, che possono aiutare il trasferimento dell’energia nello spazio vicino alla Terra. “L’ambiente complesso vicino alla Terra varia continuamente, ma è sempre pieno di forti e complessi campi magnetici. Le variazioni della pressione del vento solare e l’orientamento del campo magnetico possono portare a cambiamenti nel modo in cui la magnetosfera risponde al vento solare “, dice Melvyn Goldstein, uno scienziato al Goddard Geospace e uno degli autori dello studio. Le onde di Kelvin-Helmholtz hanno una forma particolare che è abbastanza familiare: sembrano grandi onde oceaniche che generano intense turbolenze. Nel caso del vento solare, le onde sono composte da vortici enormi di gas elletrificato chiamato plasma, che si sviluppano sino al bordo esterno della magnetosfera. “Poiché hanno un’influenza globale sul sistema magnetico terrestre e sono importanti per comprendere la risposta della Terra ai cambiamenti del sole, la comunità meteorologica spaziale presta notevole attenzione a queste onde”, afferma Kyoung-Joo Hwang, un ricercatore dell’Università del Maryland e autore principale dello studio. Il ricercatore sta avviando uno studio statistico per determinare l’evoluzione e lo sviluppo delle onde. I risultati dettagliati della ricerca sono stati evidenziati sul Journal of Geophysical Research.