In questi ultimi giorni si legge a colpi di titoloni di un peggioramento del tempo molto forte con una temibile ondata di freddo. Se è vero che in altre zone il cambiamento ci sarà, sarà piu che altro dettato dalle condizione straordinarie pre-esistenti, al Nord sia dal punto di vista delle piogge che delle temperature non c’è da essere allarmisti: ci avviamo alla seconda decade di ottobre ed è più che lecito attendersi un ridimensionamento delle temperature. Quanto poi alle piogge, guai se non cadessero proprio ad ottobre, stretti tra anticicloni africani d’estate e anticicloni freddi (nella migliore delle ipotesi) invernali.
In realtà le temperature minime non scenderanno, di qui a domenica, sotto gli 8 gradi, mentre le massime raggiungeranno i 18-20 gradi, anche oltre sul Nord-Est, dove potranno essere raggiunti valori di 22-24 gradi.
Per quanto riguarda le piogge, solo venerdì e sabato potranno dare apporti significativi, ma certamente non eccezionali, oltretutto con la prospettiva di una domenica di tregua. Certamente potranno esserci situazioni di criticità, come abbiamo visto proprio oggi per alcune aree della Toscana, ma che sono particolari per la posizione e l’orografia, mentre non preoccupa in generale la configurazione in essere nei prossimi giorni per il Nord.
Per quanto riguarda i quantitativi cumulati maggiori essi potranno riguardare le Alpi Lombarde Orientali e il Trentino Alto-Adige in particolare venerdì, con valori intorno ai 50 mm che sono però solamente un dato indicativo. La quota neve nel week end potrebbe poi attestarsi brevemente solo intorno a 1700 metri sul Trentino Orientale nella prima parte della giornata di sabato, risultando maggiore altrove.