Terremoto, Zamberletti: “una settimana fa avevamo lanciato l’allarme per il Pollino”

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Una settimana fa avevamo acceso i riflettori sull’evoluzione dello sciame sismico nel Pollino, dicendo che era necessario attivare uno stato di attenzione”. Lo dice all’Adnkronos Giuseppe Zamberletti, ‘padre’ della Protezione civile italiana e presidente emerito della Commissione Grandi Rischi, dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito l’area del Pollino. ”C’era stata una riunione della Commisssione Grandi Rischi proprio sulla situazione nel Pollino -aggiunge- e avevamo deciso, insieme all’Istituto di geofisica e vulcanologia, di mantenere uno stato di attenzione, tenendo conto delle evoluzioni del fenomeno”. ”Della riunione c’e’ un verbale -spiega il presidente emerito della commissione Grandi Rischi- era stata la stessa Protezione Civile a chiedere alla commissione informazioni e orientamenti sullo sciame in corso da tempo. E la comunita’ scientifica lanciava lo stato di attenzione su quel territorio a rischio sismico”.

Zamberletti richiama quindi l’importanza della prevenzione: ”il problema della formazione dei cittadini nelle zone sismiche per affrontare i pericoli che derivano dai terremoti, comporta un impegno di lungo periodo e deve essere realizzato con grande scrupolo. Manca una preparazione psicologica sui modelli comportamentali nell’ipotesi sisma”. Per questo ”non bisogna fare solo prediche inutili sull’adeguamento antisismico, su cui non ci sono mai i tempi e le risorse. Ci sono modelli comportamentali e iniziative che possono comunque migliorare la difesa della vita delle persone”. ”Certo, le case ben costruite e l’adeguamento antisismico dei vecchi edifici sono priorita’ fondamentali, ma in attesa che cio’ si realizzi -conclude Zamberletti- e’ necessario utilizzare gli strumenti disponibili”.

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