In seguito al passaggio dell’uragano Sandy, circa cinquecento pazienti sono stati evacuati dal ‘Bellevue Hospital’ di New York, il piu’ antico ospedale pubblico di tutti gli Stati Uniti, che fin dall’inizio dell’emergenza ha continuato a funzionare grazie ai generatori di riserva: lo ha reso noto il quotidiano ‘The New York Times’ nella propria edizione on-line. L’ospedale, fondato nel 1736, sorge sulle rive dell’East River a Manhattan, nell’area di Kips Bay che non e’ compresa tra quelle dove le inondazioni hanno avuto conseguenze particolarmente gravi.
Anche il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha dovuto subire le conseguenze del passaggio su New York del devastante uragano: la sala dove si riunisce, nel seminterrato del Palazzo di Vetro, e’ rimasta infatti allagata dopo che l’East River, su cui si affaccia il celebre edificio di OScar Niemeyer, si e’ riversato sull’isola di Manhattan, inondandone le aree piu’ basse. Il Consiglio e’ stato cosi’ costretto a traslocare in un locale temporaneo, dove tenere una seduta di emergenza. Si trattava infatti di rinnovare il mandato dell’Amisom, la forza di pace mista dell’Onu e dell’Unione Africana in Somalia, e non si poteva aspettare oltre, perche’ il mandato stesso scadeva oggi. Senza un proroga, da domani la presenza nel Paese africano di cachi blu e verdi sarebbe diventata illegale. In realta’ la riunione si sarebbe dovuta tenere qualche giorno fa, ma proprio l’arrivo di Sandy ne aveva imposto il rinvio. “C’e’ qualche danno idrico ai piani inferiori”, ha poi commentato un portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq, senza specificare le reali condizioni del Palazzo di Vetro, chiuso da lunedi’. Fonti riservate hanno riferito comunque che nei seminterrati tali condizioni sono “pessime”.
NAPOLITANO SCRIVE A OBAMA: “VI SIAMO VICINI” – “Desidero, a titolo personale e a nome dell’intero popolo italiano, esprimere sentimenti di genuina partecipazione e vicinanza all’amica Nazione americana, duramente colpita dai lutti e dalle immani distruzioni provocate dal passaggio dell’uragano Sandy”. E’ il messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama. ”Ho sinceramente ammirato, in questo frangente cosi’ difficile e drammatico -scrive il Capo dello Stato- la determinazione e la compostezza con le quali, seguendo il suo esempio, le personalita’ politiche, le autorita’ e il popolo americano hanno risposto alle avversita’, evitando conseguenze ancora piu’ gravi”. ”Questi cataclismi naturali ci rafforzano nella comune volonta’ di preservare l’ambiente e apprestare risposte alla sfida dei cambiamenti climatici. In questo spirito di amicizia e solidarieta’, la prego di porgere l’espressione della nostra vicinanza alle famiglie colpite da questa grave calamita'”, conclude.
ANCHE MONTI SCRIVE A OBAMA – Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha trasmesso oggi al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, un messaggio di cordoglio a seguito delle devastazioni provocate dall’uragano Sandy. Nell’esprimere profondo dolore per le molte vittime, per i feriti e per i gravissimi danni materiali causati dall’uragano, il Presidente Monti ha manifestato i sentimenti della propria vicinanza al Presidente Obama ed al popolo degli Stati Uniti in questa tragica circostanza.