Pian piano la Grande Mela torna alla normalita’ e si prepara a celebrare uno dei suoi grandi simboli: la maratona, 42 chilometri lungo la devastazione portata da Sandy, la speranza di una ripartenza e il ricordo delle 22 vittime di questo feroce uragano che si e’ portato altre 37 vite nel resto degli Stati Uniti. Tunnel e ponti, tranne il Washington bridge, torneranno a operare ma la circolazione sara’ consentita solo ai veicoli che hanno a bordo almeno tre passeggeri proprio per evitare un afflusso enorme di auto. Gli edifici evacuati, ha spiegato il sindaco, Michael Bloomberg, resteranno vuoti finche’ non saranno ispezionati e ne sara’ verificata l’agibilita’. Ai proprietari di piccole abitazioni sara’ fatto un prestito di 10.000 dollari. Le altre vittime sono: 7 in Pennsylvania; 6 in New Jersey e altrettante in West Virginia; 5 in Connecticut; 3 in Ohio; 2 in Virginia, e altrettante in Maryland e North Carolina; 1 in New Hampshire. Occorreranno giorni prima che tutto torni a funzionare regolarmente. Gli autobus hanno ripreso il servizio, ma la metro riaprira’ domani, con un servizio supportato da tram da Brooklyn a Manhattan.
Oggi hanno riaperto i battenti gli aeroporti internazionali, John F.Kennedy e Newark; e anche i mercati finanziari, dopo una chiusura di due giorni, ricominciano le contrattazioni. Da domani, 1 novembre, Alitalia riprendera’ regolarmente i propri collegamenti sugli aeroporti New York JFK e New York Newark. Sul ponte di Brooklyn, che era stato chiuso a causa dei forti venti, il traffico e’ ripreso e si cominciano a vedere i primi jogger. E gli organizzatori della Maratona di New York hanno chiarito che continuano i preparativi per la tradizionale manifestazione, prevista per domenica, anche se potrebbero fare qualche aggiustamento. Il sindaco, Michael Bloomberg, ha assicurato che la corsa si fara’. La tempesta ha perso forza proseguendo il suo cammino verso la Pennsylvania e poi il Canada. Molti rimangono ancora senza luce elettrica e Lower Manhattan, di solito uno spettacolo di luci, e’ rimasta al buio per la seconda notte consecutiva. Obama ha detto chiaramente che ripristinare l’energia elettrica e’ la priorita’. Nel New Jersey, godendo dell’elogio (fruttuoso, in campagna elettorale) del governatore repubblicano Chris Christie, ha detto: “Saremo, per tanto tempo ancora, al vostro fianco”. Accompagnato dal capo della Protezione Civile federale, Craig Fugate, e dal governatore visitera’ le aree disastrate ed effettuera’ sopralluoghi per valutare le necessita’ del caso. Soltanto domani il presidente americano riprendera’ la campagna elettorale, congelata per tre giorni consecutivi malgrado le imminenti presidenziali del 6 novembre.
Dopo essere stato costretto dall’uragano Sandy ad operare sin da lunedi’ notte solo con i generatori di corrente, il Bellevue Hospital di Manhattan ha oggi iniziato a evacuare tutti i pazienti, oltre 500. L’ospedale, che sorge vicino all’East River, ma non in una delle zone piu’ colpite, ha coordinato il trasferimento dei suoi pazienti con diversi altri ospedali della citta’ e ha chiesto anche l’assistenza dei vigili del fuoco. ”Abbiamo appreso questa mattina che il Bellevue deve essere evacuato a causa dei danni che ha subito”, ha detto il sindaco di New York Michael Bloomberg, aggiungendo che in un primo momento sembrava che con i generatori di corrente potesse andare avanti, ma poi, quando i tecnici sono scesi ”negli scantinati, hanno trovato altri danni”. Lunedi’ notte, quasi 300 pazienti, tra cui una ventina di bimbi del reparto di terapia intensiva neonatale, erano gia’ stati evacuati dal complesso ospedaliero della New York City University, nella parte Sud di Manhattan, colpita da un black-out dopo l’arrivo dell’uragano Sandy.
Comincia a tornare la corrente elettrica a New York dopo il passaggio dell’uragano. Circa 2.000 persone nei pressi del World Trade Center hanno infatti riavuto la luce nel pomeriggio. La corrente tornerà progressivamente in tutta la parte meridionale di Manhattan, ma secondo il Wall Street Journal potrebbe volerci in alcuni casi fino a una settimana. Le persone ancora senza luce sono 6 milioni in tutti gli Stati Uniti, fra cui 600.000 a New York e 2,6 milioni in New Jersey. Il blackout sta complicando anche la ripresa della metropolitana newyorkese, con 14 delle 23 linee che torneranno parzialmente in funzione domani solo però fino all’altezza della 34esima strada.