Frane e smottamenti in Trentino Alto Adige, situazione critica dopo i nubifragi della scorsa notte

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Protezione civile al lavoro nel Trentino in queste ore dopo le piogge della scorsa notte, che in alcune localita’ hanno causato frane e smottamenti che, in qualche caso, hanno ostruito anche vie di comunicazione. L’evento piu’ importante, che ha purtroppo coinvolto un automobilista ora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento; si e’ verificato nella notte sulla strada statale 12 fra Marco di Rovereto e Serravalle di Ala, dove alcuni massi sono caduti sulla carreggiata ostruendola. Contro uno dei massi e’ finita un’auto alla cui guida si trovava un uomo; nell’impatto il conducente della vettura e’ rimasto seriamente ferito ed e’ attualmente ricoverato in rianimazione. Sul luogo stanno intervenendo, anche con l’ausilio di un elicottero, i geologi della Provincia ed i rocciatori che stanno verificando le condizioni del versante. La caduta dei massi non ha interessato la ferrovia del Brennero, ma in via precauzionale nel tratto interessato i treni stanno viaggiando a velocita’ ridotta. Il traffico automobilistico e’ deviato sulla strada provinciale 90. Attualmente chiuso al traffico e’ anche un tratto della SS 45 bis Gardesana occidentale a Riva del Garda, dove una frana ha parzialmente ostruito il tratto di strada compreso tra la centrale idroelettrica e l’imbocco della prima galleria, in corrispondenza del chilometro 112,5.
Anche qui sono in corso le verifiche dei geologi e gli interventi di disgaggio del versante. Altre interruzioni nei collegamenti viari, sempre dovute a frane, si segnalano a Faedo in localita’ Pineta, tra Fai e Andalo, a Roncegno dove alcuni massi hanno ostruito la strada comunale che collega la cava Zacconi e l’abitato di Borgo Valsugana, in localita’ Pralongo di Canal San Bovo ed in localita’ Corona di Pedersano, dove si sta ora lavorando per spostare un grosso masso caduto su una strada comunale.  Sotto controllo sono da questa notte anche gli invasi ed i corsi d’acqua, che stanno comunque tutti scendendo di livello. Di poco sopra la prima soglia di allarme sono in queste ore le portate del Cismon a Fiera di Primiero (1,22 m), Vanoi a Caoria (1,80 m), Maso (1,45 m), Brenta a Ospedaletto (1,43 m), Grigno (0,82 m) e Sarca a Spiazzo (1,56 m). Problemi si sono registrati anche per alcuni bacini: le dighe interessate sono quelle di Busa (6 mc/s), Pezze’ di Moena (22 mc/s), Stramentizzo (140 mc/s), Ponte Murandin (30 mc/s), Vasca di Cimego (22 mc/s) e Ponte Pia’ (150 mc/s). Notevole e’ ancora la capacita’ d’invaso del bacino di Santa Giustina. Per quanto riguarda il fiume Adige, gli effetti delle copiose piogge cadute stanotte – tra i 50 e i 70 millimetri in media con punte massime nella zona del Lagorai – si vedranno nelle prossime ore, quando si prevede che il livello idrometrico possa arrivare a toccare la prima soglia d’allarme, i 3 metri di altezza. Un po’ ovunque, grazie anche alla presenza dei Vigili del fuoco volontari, si stanno compiendo sopralluoghi e verifiche. Sotto attenzione sono in particolare da parte del Servizio geologico le frane storiche. Meteo Trentino segnala un netto miglioramento delle condizioni meteorologiche, con ampie schiarite e il ritorno del sole fin da oggi. Una nuova ondata di maltempo interessera’ pero’ nuovamente il Trentino tra venerdi’ e sabato prossimi con precipitazioni che porteranno tra i 20 e i 30 millimetri d’acqua.

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