Maltempo, il sindaco di Vicenza: “il modello previsionale della Regione è ancora impreciso”

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”Il modello previsionale della Regione e’ uno strumento importantissimo, che ci consente di attivarci per tempo. Averlo avuto nel 2010 avrebbe consentito di limitare in modo decisivo i danni dell’alluvione”. Il giorno dopo lo scampato pericolo per l’emergenza fiumi il sindaco di Vicenza, Achille Variati fa il punto sulla gestione dell’emergenza, promuovendo il meccanismo di allertamento introdotto dalla Regione specificatamente per il Bacchiglione perche’ da’ finalmente il tempo alla citta’ di prepararsi adeguatamente. ”Certo – precisa Variati, che in due giorni ha visto la previsione passare da 6 metri e 50 alle 23 a 4 metri e 10 alle 3 di notte – e’ un modello che va decisamente affinato. Soprattutto con l’approssimarsi dell’ora della piena, quando dovrebbe diventare via via sempre piu’ preciso e invece da’ ancora risultati piuttosto troppo variabili e lontani dal dato reale. Ma la strada e’ quella giusta. Anche per questo chiedero’ un incontro con i tecnici regionali che l’hanno elaborato per fornire tutte le informazioni in nostro possesso in grado di arricchire la banca dati utilizzata per elaborare i dati. Prima non avevamo nulla, e l’abbiamo pagata sulla nostra pelle. Ora c’e’ uno strumento che ci consente di attivarci per tempo. L’obiettivo di domani e’ ottenere un modello sempre piu’ preciso, per evitare sprechi e ansie inutili alla popolazione. Nel frattempo andiamo avanti con la nostra unita’ di crisi comunale che sta dimostrando di saper gestire con grande prudenza e oculatezza le informazioni regionali, incrociandole con molte altre fonti”. Il sindaco, dopo l’esperienza di ieri, promuove quindi a pieni voti il sistema che mette in sicurezza la citta’, un meccanismo sempre piu’ oliato, che oggi consente di gestire la situazione e circoscrivere gli allagamenti fino a quando il fiume raggiunge circa i 6 metri di piena a Ponte degli Angeli. ”Tutti gli interventi puntuali che abbiamo realizzato – precisa Variati – resteranno a protezione del territorio in attesa dei lavori definitivi. Nulla va buttato. Compresa la preziosa esperienza che stiamo acquisendo ad ogni emergenza e che ci consente ogni volta di piu’ di operare con maggior efficienza, riducendo i costi di ogni allerta meteo”. Ieri, sul territorio, c’erano circa 200 uomini di Comune, Aim e Acque Vicentine, oltre agli operatori di Genio civile, Consorzio di bonifica e Croce rossa. Ma rispetto all’emergenza dell’11 novembre sono stati gestiti in modo piu’ efficace e meno dispendioso, proprio grazie alla programmazione sempre piu’ puntuale. ”Del resto – conclude il sindaco – noi abbiamo il dovere di attrezzarci per convivere con questo problema fino alla realizzazione dell’indispensabile bacino di Caldogno. A questo proposito confermo che il Governo ha gia’ preso la decisione di affidare al presidente della Regione Zaia i poteri necessari ad evitare le lungaggini delle procedure ordinarie. Formalmente sara’ la Protezione civile nazionale a conferirglieli. Nella sostanza questa delega ci consentira’, mi auguro, di ridurre le stagioni in cui dover tener testa da soli alle piene del fiume”.

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