“Evitare la sindrome da Apocalisse o Maya” tra i consigli del comune di Livorno per difendersi dal freddo!

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Il Comune di Livorno ha presentato un piano anti-emergenza invernale, in vista del freddo e della neve in arrivo. Ieri mattina la conferenza stampa al Palazzo Municipale, dove hanno illustrato il piano il vicesindaco con delega alla protezione Civile, Bruno Picchi e l’assessore al Sociale Gabriele Cantù insieme al responsabile comunale della Protezione Civile Leonardo Gonnelli.
Il giornale “QuiLivorno” riporta le parole delle autorità:

Abbiamo indetto questa conferenza stampa – ha spiegato Picchiper informare i cittadini, che ci stiamo organizzando preventivamente con la distribuzione di sacchi di sale nelle zone più a rischio e che diverse strutture saranno attrezzate per accogliere le persone in difficoltà – prosegue – ma che non ci devono essere inutili allarmismi, l’emergenza freddo è già contemplata nel piano della Protezione Civile, per cui adesso siamo a livello 1 “Pre-operativo” e ci attiveremo in caso di problemi“.
Una profonda saccatura artica affonderà dalla Scandinavia fin verso il cuore del Mediterraneo dirottando sul nostro bacino un flusso insistente di aria fredda polare – ha puntualizzato Gonnelli della protezione Civile – diciamo che queste ondate di gelo possono essere suddivise in tre tronconi: il primo, rilevabile tra il 5 e il 7 Dicembre, segnerà una diminuzione di circa 3°C, quindi la temperatura percepita si aggirerà sui 6°C, ed in caso di perturbazione saranno possibili fenomeni nevosi ma solo in alta quota. Il secondo, invece tra sabato 8 e mercoledì 12, vedrà un ulteriore abbassamento di 1-2°C con probabili nevicate o ghiacciate in zone collinari come Montenero o il Castellaccio. Per finire tra il 12 ed il 14 ma protraibile fino al 17, si avrà un ulteriore abbassamento con probabili precipitazioni che in caso di temperatura fra i 3 e gli 0°C potrebbe portare a nevicate anche in città,ovviamente le previsioni non sono matematiche ma è sempre meglio non farsi trovare impreparati“.
Come lo scorso anno, le strutture adibite al ricovero dei senza tetto, specialmente nelle rigide ore notturne, saranno attive in modo “da non lasciare nessuno al freddo” come ha sottolineato l’assessore Cantù, anche grazie alla collaborazione di molte associazioni attive nel sociale che collaborano gratuitamente con il Comune e la Protezione Civile.

Di seguito i 16 consigli “per farci trovare pronti“:

  1. Il primo consiglio riguarda il riscaldamento e la temperatura degli ambienti domestici, che deve essere compresa tra i 19 e i 22 gradi. Va rammentato anche di dotare i propri termosifoni di umidificatori, per evitare che l’aria si secchi in maniera eccessiva.
  2. Per ridurre le dispersioni di calore all’interno di un appartamento si possono utilizzare dei paraspifferi, ovvero dei rotoli, perlopiù realizzati in stoffa e riempiti di sabbia che, posizionati al margine inferiore delle porte esterne, consentono di limitare il passaggio di aria fredda. I paraspifferi si trovano in commercio anche in versione più tecnologica, composti cioè da doppio rullo di materiale isolante, da posizionare a cavallo della parte bassa della porta.
  3. Proteggere con cura i contatori dell’acqua ubicati all’esterno delle abitazioni ad esempio utilizzando piccoli alloggi di polistirolo o di materiale coibentante. Nelle nottate più fredde è possibile lasciare un piccolo filo d’acqua aperto da un rubinetto. L’acqua può essere raccolta in un recipiente e può essere riutilizzata in seguito.
  4. Intervenendo sui serramenti, per ridurre il freddo, si possono applicare delle guarnizioni nuove, sostituendo quelle vecchie o integrandole con altre tipologie. Anche la sostituzione o la scelta delle tapparelle invece degli infissi, permette di migliorare la dispersione e fa risparmiare sul riscaldamento.
  5. L’uso dei doppi vetri è un buon metodo per risparmiare anche nel tempo sul riscaldamento domestico, con percentuali anche intorno al 20 – 25 %; in questo caso si può optare per la sostituzione della lastra di vetro o l’introduzione di un altro serramento, più interno, creando una doppia finestra.
  6. Curare l’aerazione dei locali, con particolare riferimento all’uso di caldaie o stufe a gas: l’accumulo di monossido di carbonio rappresenta un potenziale pericolo per la nostra vita. In questi casi, come nell’utilizzo di stufe elettriche, a pellet o anche di borse dell’acqua calda, va evitato il contatto diretto con il corpo.
  7. Ulteriore attenzione va prestata ai cosiddetti soggetti deboli, come bambini e anziani. Con gli ultimi, qualora dovessero abitare da soli, occorrerà mantenere contatti periodici e frequenti, così da poter intervenire prontamente in caso di necessità di cibo o medicinali.
  8. I rimedi naturali giocano un importante ruolo contro il freddo, specialmente quando parliamo di alimentazione. Assicurasi di nutrirsi con pasti e bevande calde durante la giornata, evitando le bevande alcoliche poiché favoriscono la dispersione del calore corporeo.
  9. Nei limiti del possibile, evitare di uscire di casa la mattina presto o la sera tardi.
  10. Qualora si debba uscire, meglio indossare un abbigliamento appropriato come cappotto, giacca a vento, sciarpa, guanti e cappello. Quella del “vestirsi a strati” soprattutto per i bambini è una regola molto valida. Evitate se possibile sbalzi di temperatura tra l’esterno e ambienti eccessivamente riscaldati.
  11. Nel caso dobbiate viaggiare in auto portate con voi una bevanda calda, eventualmente in un thermos, oltre ad un calda coperta di lana o pile: nello sfortunato caso doveste avere noie alla vettura, sareste in grado di attendere i soccorsi in condizioni certamente meno rischiose.
  12. Gli automobilisti, in particolar modo quelli che usano il gasolio, possono aver problemi di avviamento perché la paraffina si congela nel filtro, anche se il gasolio venduto in pianura, è protetto dal ghiaccio fino a -12 °C.
  13. Anche le batterie, specie quelle un po’ vecchie, perdono rapidamente di potenza con l’abbassarsi della temperatura, a -10 °C addirittura la metà. Meglio avere pronti i cavi.
  14. Evitare la sindrome Apocalisse o Maya, non vi è alcuna necessità di fare scorte alimentari fuori del normale.
  15. Per coloro che abitano alle quote più alte della città consigliamo di attrezzarsi con una pala a lama e una piccola scorta di sale per riuscire a tenere efficienti gli accessi privati.
  16. Ricordare i numeri attivi 24 su 24 h. della Centrale Operativa che può attivare la Protezione Civile per ogni problema. 0586 820.420 o 0586 820.421.
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