Messina: fantastiche foto della città innevata, risveglio da fiaba e in giornata potrà nevicare ancora!

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    MeteoWeb

    Continuano ad arrivarci in Redazione tantissime foto di Messina imbiancata grazie ai forti rovesci di stamattina, quando la neve tonda è caduta con temperatura compresa tra +4 e +5°C, ma subito dopo il rovescio la colonnina di mercurio in città è crollata fino a +3°C. Tra ieri e oggi a Messina sono caduti ben 65mm di pioggia, grandine e neve tonda, dopo gli oltre 150mm già accumulati nei primi 7 giorni del mese. Un dicembre freddo e piovosissimo, con molta neve sui rilievi: i Peloritani si presentano imbiancati fin dalle bassissime quote, anche se il “clou” dovrà ancora venire nelle prossime ore, quando le temperature si abbasseranno ulteriormente con nuovi fenomeni temporaleschi nel corso della giornata. E in città potrà nevicare di nuovo, forse addirittura con qualche fiocco!

    CHE COS’E’ LA NEVE TONDA – Sinonimo di “gragnola” o “graupel“, è un tipo di precipitazione ufficialmente riconosciuta sia dalla World Meteorological Organization che dal Servizio Meteorologico Nazionale dell’Aeronautica Militare.
    Le sue caratteristiche sono talmente tanto chiare che non è possibile confonderla nè con la neve nè con la grandine. E’ una precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi con un diametro compreso tra i 2 e i 5 millimetri. La forma di questi granelli di ghiaccio è in prevalenza sferica, e hanno un tipo di struttura facilmente malleabile e compribile, tanto che già nel loro impatto con il suolo, durante la precipitazione, si sbriciolano. La grandine è completamente diversa in quanto si tratta di ghiaccio puro che non si sbriciola, non è malleabile nè comprimibile ma molto più rigido, e si forma da particelle liquide di pioggia che all’interno delle nubi temporalesche salgono e scendono per diversi chilometri e si congelano e scongelano più volte, diventando – appunto – chicchi di grandine.
    La neve tonda (o gragnola che dir si voglia) è invece più simile alla neve che alla grandine perchè si forma dai fiocchi di neve che cadono da nubi cumuliformi e che, però, poi attraversano uno strato più caldo di atmosfera vicino al punto di fusione: in quello strato i fiocchi non si sciolgono, ma si “arrotolano“ su sè stessi e danno vita, appunto, al granello di neve tonda. Non a caso per la grandine si parla di “chicchi” e per la neve tonda o gragnola si “granelli“. All’interno della neve tonda, infatti, si conservano spesso le tracce della struttura originaria del cristallo di neve, ed è un fenomeno esclusivo dell’inverno (mentre la grandine può capitare in qualsiasi stagione, anche d’estate). La neve tonda è una precipitazione tipica delle irruzioni d’aria artica polare marittima, come quella di questi giorni, in cui le masse d’aria sono molto fredde in quota ma più miti ai bassi strati; infatti un’altra caratteristica principale della neve tonda è che riesce a cadere al suolo anche con temperature di diversi gradi superiore allo zero.

    Le foto (di Danilo Marino, Nino Gatto, Salvatore Filloramo e “Messina Ieri e Oggi” by facebook):

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