Come già ampiamente descritto in altri editoriali, l’attività solare è ancora relativamente bassa, anche se l’aspetto della nostra stella suggerisce la possibilità di qualche brillamento futuro. Durante il fine settimana, sono apparse numerose aree attive, fonte di potenziali eruzioni. Le previsioni della NOAA – si legge su sito spaceweather – stimano una probabilità del 35% di flare di classe M, ed una probabilità del 5% di flare di classe X nelle prossime 24 ore. “Con un’attività così bassa non ci si aspetterebbero aurore boreali”, afferma il fotografo Andy Keen dalla Lapponia finandese, “eppure negli ultimi tempi abbiamo osservato bellissime aurore che hanno rischiarato il cielo”. Le aurore, durante il 5 Gennaio, sono cominciate alle 16:00 e si sono protratte sino alla mezzanotte. Un flusso di vento solare si sta dirigendo verso la Terra e potrebbe generare altre aurore polari. La probabilità di tempeste geomagnetiche nelle prossime 24 ore è del 15-20%.