Tsunami di sabbia in Australia: fenomeni così violenti possono verificarsi anche in Sicilia?

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    MeteoWeb

    La tempesta di polvere che ha interessato parte dell’Australia ha spinto alcuni amici a chiedermi se si possano verificare anche in Sicilia a causa di tempeste provenienti dal deserto libico. Fenomeni simili avvengono sulla terra ferma ai margini delle zone desertiche. L’ho vissuto in prima persona alcuni anni fa in Egitto. Arrivò una nuvola rossastra dalla Libia verso l’Egitto che causò la chiusura delle autostrade e per due giorni dopo si respirava ancora polvere. Allego una nota che ha pubblicato anche MeteoWeb. In Italia si verificano frequentemente arrivi di polvere desertica di limitatissime quantità. Nel periodo storico, come testimoniato nelle stratigrafie geoarcheologiche, si sono verificati episodi ripetuti e più significativi, come si può leggete nella nota gà pubblicata da MeteoWeb.

    La polvere che sabato 10 marzo 2012 ha invaso la Campania proviene dal deserto libico.

    Ieri pomeriggio sui parabrezza delle auto era evidente una lieve copertura di polvere giallina. Da dove proveniva. Non è un fenomeno nuovo, molte volte la Campania e altre regioni del mezzogiorno sono state invase da una polvere di colore variabile dal giallino al giallo-rosso. Anche nel periodo storico e preistorico tali fenomeni sono avvenuti come testimoniano vari livelli di sedimenti fini intercalati nelle sabbie costiere emerse e nei sedimenti carotati nel Mediterraneo.
    Approfittiamo dell’evento meteo ancora in corso per spiegare quanto accaduto. I notiziari meteo ci hanno informato tra venerdi e sabato che sul Mediterraneo centrale si era stabilizzato un vortice depressionario alimentato dal ramo del getto polare e, nella parte orientale, da un intenso getto sub-tropicale. Come conseguenza si è individuato un vortice a sud della Sicilia che era alimentato da aria veloce che transitando sui deserti libici inglobava grandi quantità di polvere che poi veniva trasportata e ridistribuita in varie zone con clima umido.
    Le stratigrafie geoarcheologiche studiate nell’Italia Meridionale e nell’Egitto settentrionale evidenziano che questi fenomeni si sono sempre verificati, con una intensificazione in alcuni periodi umidi del recente passato.

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