L’Italia centro/meridionale è ancora nella morsa del maltempo con temperature invernali e nevicate fino a bassa quota, mentre al nord le condizioni meteo sono migliorate con un crollo notturno delle temperature per l’effetto albedo e una fitta coltre di nebbia che persiste anche in giornata con temperature ancora sotto lo zero dopo minime molto basse, fino a -7°C diffusi su molte località pianeggianti del Piemonte. Il vortice ciclonico si trova in Puglia, appena a largo di Bari, ed è profondo 1000hPa: da lì sta alimentando maltempo su tutte le Regioni centro/meridionali con un nuovo fronte perturbato che risale il Canale di Sicilia interessando in questo momento le zone più meridionali dell’isola, dove sta diluviando tanto che ad Agrigento sono già caduti ben 27mm dalla mezzanotte, e a Licata 20mm.
Abbiamo poi la “ritornante” sull’Adriatico che provoca precipitazioni su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia: nelle prossime ore il maltempo si estenderà da sud/ovest su tutta la Sicilia e, a partire dal pomeriggio, anche su Stretto di Messina e Calabria meridionale, con un’intensificazione dei fenomeni anche nelle Regioni Adriatiche, dal Polesine al Gargano. In serata il maltempo si concentrerà sulla Calabria jonica, dove ci saranno nuovi temporali dopo quelli molto intensi delle scorse ore, e nelle Regioni del medio/alto Adriatico, tra Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, dove la neve cadrà fino a quote bassissime. Anche domani continuerà a imperversare il maltempo soprattutto nelle Regioni Adriatiche e joniche, con forti piogge sulla Puglia centro/meridionali e con un’altra “ritornante” che nel pomeriggio/sera andrà a interessare stavolta il basso Tirreno, tra Calabria e Sicilia. Dopodomani, venerdì 15, un nuovo peggioramento interesserà dapprima la Sardegna e poi il centro/sud, dove nel weekend avremo ancora piogge e nevicate fino a quote medio/basse.
Al nord, invece, ampie schiarite, nebbie e temperature polari, in attesa dell’attesa svolta barica che attiverà un freddo respiro balcanico a partire da domenica 17, alimentando prospettive più fredde per la seconda metà del mese, soprattutto per le zone Adriatiche e Joniche del centro/sud. Ma di questo parleremo nei prossimi aggiornamenti, adesso è bene concentrarsi sulla situazione di queste ore, molto interessante. Sull’Appennino centro/meridionale cadrà altra neve, lì dove ce n’è già tantissima: le immagini che pubblichiamo a corredo dell’articolo sono eloquenti, con metri e metri di neve dai rilievi dell’Emilia Romagna a quelli della Calabria, dalla Campania alla Toscana fino a Lazio e Abruzzo, basti pensare che ieri ad Avellino sono caduti 100mm di pioggia mista a neve con accumuli a partire dai 600 metri di altitudine e più di un metro di neve fresca accumulato oltre i 1.000 metri di quota. In Sila ci sono quasi tre metri di neve ai 1.300 metri di quota, accumuli che sull’Appennino Tosco/Emiliano troviamo anche più in basso, con località sommerse da quasi due metri di neve anche al di sotto dei mille metri di altitudine! Anche la Sicilia è letteralmente sommersa da metri di neve nelle zone interne di Madonie e Nebrodi, sulla falsariga dello scorso anno. Per monitorare la situazione in diretta, seguite le nostre news in tempo reale e le pagine del nowcasting: satelliti, situazione, fulminazioni, radar e webcam. Sulla nostra pagina di facebook trovate ulteriori aggiornamenti e potete interagire con la Redazione inviando foto, segnalazioni o qualsiasi tipo di riflessione. Se volete, scriveteci e inviateci le foto anche all’indirizzo di posta elettronica, [email protected].