Eruzione Etna: interdetto il traffico aereo fra Sicilia orientale e Calabria meridionale, scopriamo il perchè

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Il meraviglioso scatto di Turi Caggegi

L’enorme nuvola di cenere che copre i cieli della Sicilia nord-orientale e della bassa Calabria è divenuta un insidia anche per la navigazione aerea. Difatti, l’area interessata dal suo passaggio è stata interdetta al traffico aereo. Lo stresso aeroporto di Catania, pur non trovandosi nella traiettoria della nube di cenere diretta sul messinese, è stato chiuso a scopo precauzionale. La nube ha ormai attraversato la bassa Calabria spingendosi fino all’alto Ionio, nel tratto a sud delle coste salentine. I venti da Sud-ovest, molto forti in quota, stanno muovendo i resti della nube a parecchie decine di chilometri di distanza dal vulcano siciliano. Bisogna ricordare che la cenere vulcanica è molto pericolosa per gli aerei, che siano civili o militari. Questo perchè è molto abrasiva e viene mal sopportata dai motori, tanto da rovinarli. Negli ultimi 20 anni, sono 80 i voli che hanno segnalato problemi dopo essere finiti una nube di cenere vulcanica. Due Boeing 747, con quasi 500 persone a bordo, hanno rischiato di precipitare, e negli altri casi sono stati riportati gravi danni, costati alle compagnie centinaia di migliaia di dollari in riparazioni. Nel 1982, a 11.000 metri di altitudine, un Boeing della British Airways partito da Londra e diretto ad Auckland entrò in una nube di cenere dopo l’eruzione del vulcano indonesiano Galunggang. I quattro motori si fermarono e l’aereo scese in picchiata fino a 4.100 metri, quando i piloti riuscirono a farli ripartire per poi atterrare senza visibilità a Giacarta. Nel 1989 un Boeing della Klm, da Amsterdam a Tokyo, subì l’arresto dei motori dopo essere finito in una nube di cenere causata da un vulcano in eruzione in Alaska e riuscì a riavvarli a un’altitudine di 5.000 metri. La più grande eruzione degli ultimi decenni è quella del monte Pinatubo, nelle Filippine, avvenuta il 15 Giugno del 1991: la nube si diffuse per oltre 8.000 chilometri e impose la chiusura di sette aeroporti della regione.

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