Gli albori della climatologia

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Il termine meteorologia ha origini molto antiche. Esso è stato infatti coniato nell’antica Grecia e deriva dal titolo del libro “Meteorologica”, scritto intorno al 340 AC da Aristotele, che presenta osservazioni miste a ragionamenti sull’origine dei fenomeni atmosferici e celesti.

Come la meteorologia, anche la climatologia ha origini storiche; il termine infatti deriva dal greco “klima”, che significa “inclinazione” e “logos” significa “studio”.

Già i greci si erano resi conto che il mutare delle stagioni è legato alla diversa inclinazione con la quale i raggi solari giungono sulla terra. Questa importante considerazione era stata resa possibile dall’osservazione dell’ombra degli oggetti: un oggetto, alla stessa ora del giorno, in una stessa località, mostra un’ombra di lunghezza diversa nei vari mesi dell’anno. I greci, che erano abituati a regolamentare tutte le loro osservazioni, avevano così fissato un giorno in cui la lunghezza dell’ombra era minima e lo avevano chiamato solstizio d’estate, ed un giorno in cui era massima, detto solstizio d’inverno.

Si era poi notato che in località diverse, nello stesso giorno, l’inclinazione dell’ombra era diversa.

Le persone che avevano fatto viaggi verso sud, raccontavano di aver notato che le ombre erano più corte che nella loro madrepatria. In particolare, nella zona del basso Egitto, vi erano giorni in cui l’ombra di un palo piantato verticalmente nel terreno, praticamente non esisteva. Inoltre in questi luoghi faceva generalmente più caldo che ad Atene. Adesso sappiamo che ciò è possibile nella zona di Assuan, che si trova ad una latitudine vicina al Tropico del Cancro.

Viceversa in Macedonia, la zona più a nord allora conosciuta, le ombre erano sempre più lunghe di quelle osservate ad Atene. Questo fatto aveva messo in evidenza altri due elementi: le zone montagnose erano più fredde di quelle pianeggianti e, a parità di altitudine, le regioni della Macedonia, dove l’inclinazione delle ombre era maggiore o, come diremmo adesso, che si trovano più a nord, erano più fredde di quelle situate più a sud.

In questo modo era stata fatta una primordiale classificazione climatica delle regioni allora conosciute. Procedendo da sud verso nord, erano stati individuati sette regioni climatiche (tratte dal libro “Manuale di Meteorologia” di Alfio Giuffrida e Girolamo Sansosti):

  1. Clima di Meroè (Zona dell’ Etiopia)
  2. Clima di Syène (Zona di Assuan)
  3. Clima di Alessandria (Zona del delta del Nilo)
  4. Clima di Rodi (Mediterraneo meridionale)
  5. Clima di Roma (Mediterraneo settentrionale)
  6. Clima del Ponto Eusino ( Zona del Mar Nero)
  7. Clima di Boristene (Zona del Dnieper)

Notiamo tuttavia che nonostante l’ingenuità con cui è stata fatta, questa classificazione è perfettamente valida anche adesso.

Altre informazioni di carattere scientifico e meteorologico si possono trovare sul sito: http://alfiogiuffrida.blogspot.com/

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