Il ciclone tropicale “Rusty” effettua il “landfall” sull’Australia nord-occidentale, ora si dirige sull’entroterra desertico dove andrà a dissiparsi

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L'occhio di "Rusty" a poche ore dal "landfall" sulla costa australiana

Come era nelle attese il ciclone tropicale “Rusty” nel primo pomeriggio di ieri ha effettuato il “landfall” sulle coste nord-occidentali australiane, nel pressi della città di Port Hedland, apportando forti rovesci di pioggia e venti molto forti, con picchi di oltre i 100-120 km/h. A Port Hedland, poco prima del “landfall” del ciclone tropicale, i fortissimi venti da SE e S-SE attivi lungo il lato occidentale di “Rusty”, hanno fatto registrare una massima raffica di ben 118.7 km/h da SE, mentre diverse sono state le folate oltre la soglia dei 100 km/h che hanno polverizzato le intense precipitazioni, rendendole orizzontali. L’area costiera di Port Hedland è stata quella più colpita dalle forti precipitazioni e dai venti impetuosi, particolarmente intensi lungo il bordo occidentale e settentrionale della circolazione ciclonica tropicale. La grossa banda di precipitazioni diretta su Port Hedland ha poi investito le aree del vicino retroterra, dove si sono registrati forti rovesci di pioggia accompagnati da forti raffiche di vento, fino a 90-100 km/h, che hanno causato drastiche riduzioni della visibilità orizzontale a meno di 500-400 metri. Sul mare degli Arafura, li dove “Rusty” ha acquisito buona parte del suo potenziale, per diverse ore si sono scatenate furiose tempeste, da Ovest e O-NO, che hanno contribuito ad ingrossare tale bacino, con lo sviluppo di imponenti ondate di “mare vivo”, alte fino a più di 5-6 metri in mare aperto. La pressione barometrica ha toccato un picco minimo di 984 hpa ancor prima del “landfall”, anche se valori sotto i 982-981 hpa sono stati registrati da altre stazioni amatoriali alle porte della città australiana.

Si tratta di valori bassi, ma tipici per un ciclone tropicale di 1^ categoria Saffir-Simpson, nulla di eccezionale quindi. Ciò spiega la presenza di un “gradiente barico orizzontale” intenso ma non esplosivo, per questo i venti non hanno mai toccato valori ragguardevoli. Subito dopo aver effettuato il “landfall” il ciclone tropicale si è diretto sul vicino entroterra del Western Australia, perdendo parte del suo potenziale, visto il venir meno degli apporti di calore latente dal caldissimo mare degli Arafura (le cui temperature superano i +31°C +32°C). Già nelle ultime ore, spostandosi con il proprio centro nelle aree a sud di Port Hedland, “Rusty” è stato rapidamente declassato allo status di tempesta tropicale, nella parte più settentrionale del Western Australia, con venti piuttosto forti sugli 80-90 km/h e una residua attività convettiva ancora attiva, specie sul bordo orientale del sistema dove sono presenti delle bande precipitative che scivolano fino al cuore dell’entroterra desertico australiano.

"Rusty" durante la fase del "landfall"

Pur indebolendosi la tropical storm presenta ancora un importante “gradiente barico” nei bassi strati, specie sul lato meridionale della circolazione depressionaria, che sta favorendo l’attivazione di intensi venti da SE e S-SE che stanno investendo buona parte dell’entroterra desertico del Western Australia, con raffiche di vento capaci di superare pure i 60-70 km/h, localmente anche molto più. L’intensa ventilazione, spazzando i territori desertici, potrà produrre pure delle tempeste di polvere che si potranno estendere per centinaia di chilometri, raggiungendo le aree costiere dell’Australia occidentale. Fra oggi e la giornata di domani “Rusty”, ormai entrato in un ambiente a lui molto ostile, con aria molto secca nei bassi strati, verrà ulteriormente declassato in una depressione tropicale, con una residua convenzione sparsa che potrà dare luogo a delle precipitazioni sparse in pieno deserto. La tropical depression, muovendosi verso sud, ancor prima di essere intercettata dall’intenso “getto sub-tropicale” che scorre sopra l’entroterra australiano, sarà accompagnata da venti piuttosto sostenuti a rotazione ciclonica e intense precipitazioni, anche a sfogo temporalesco, pronte ad interessare le aree desertiche del Western Australia. Entro le prossime 24-36 ore la circolazione ciclonica si dissiperà in una depressione tropicale che sarà in grado di dispensare altri rovesci sparsi e dei temporali tra il Gran deserto Sabbioso ed il deserto di Gibson, nel cuore del Western Australia.

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