Il DNA in vendita, l’ultimo affronto al creato

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Dietro allo studio del DNA ci sono buoni propositi ma anche multinazionali che cercano di fare soldi in qualunque modo, anche quello più sporco. Non solo in campo vegetale, con la produzione di piante che non producono semi, o i cui semi non sono proprietà dei contadini, ma ora in pericolo c’è la stessa persona umana.

Con l’argomentazione che determinate sequenze di DNA sono state trovate da laboratori a fronte di ingenti spese, ancora una volta i tribunali americani sono chiamati a decidere se il DNA possa essere brevettabile. In realtà in America è stato più volte riconosciuto il diritto di brevetto. Una cosa vergognosa che non è solo un affronto a Dio, per chi ci crede, ma alla dignità e alla libertà della persona.

In Europa si è andati molto più cauti, ma attenzione, perché di questo passo non saremo più padroni del nostro DNA, la cosa più sacra e unica, che ci distingue l’uno dall’altro. Con una conseguenza ancora più tragicomica: che il nostro medico potrebbe non avere il permesso mettere il naso in qualcosa che noi possediamo, ma che non è di nostra, né tantomeno di sua proprietà

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