Piogge torrenziali in Toscana, superati i 200mm nel nord della Regione: fiumi in piena, allarme per l’agricoltura

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Il fiume Ombrone permane sopra il secondo livello di guardia e alle ore 11 ha raggiunto i 5.80m all’idrometro di Poggio a Caiano. Il fiume Bisenzio ha raggiunto il secondo livello di guardia (4.60 m a San Piero a Ponti). Per le prossime ore sono attese ulteriori precipitazioni in particolare a ridosso dei rilievi. La cumulata massima registrata e’ stata alla stazione pluviometrica di Monte di Fo’ (Barberino di Mugello) con 12.8mm/h. E’ quanto rende noto la protezione civile della Provincia di Firenze. A Vagli di Sotto, in provincia di Lucca, dalla mezzanotte sono caduti 204mm di pioggia!

Dopo una tregua durata solo qualche giorno, la pioggia ha ripreso a scendere su tutto il territorio regionale. Alla ripresa della settimana il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale si sta nuovamente organizzando per seguire con attenzione l’evolversi delle condizioni meteorologiche, anche se al momento i fenomeni piu’ intensi stanno riguardando i corsi d’acqua del bacino destro del fiume Arno, Ombrone e Bisenzio su tutti. La situazione nel Chianti e in Valdelsa sembra dunque essere sostanzialmente tranquilla, nonostante la pioggia continui a scendere e nel pomeriggio siano attesi temporali, localmente anche di forte intensita’ con possibili grandinate e forti colpi di vento. Una rassegna generale sul reticolo idrografico della Toscana Centrale (comprensori di bonifica n. 21 – Val d’Elsa e n. 22 – Colline del Chianti) evidenzia che finora sono le precipitazioni sono cadute con una certa regolarita’, andando ad interessare principalmente la valle della Pesa. Dalla serata di domenica, la stazione meteo di Turbone, nella bassa Val di Pesa ha registrato finora un accumulo di precipitazioni pari a 28 millimetri, che hanno fatto salire le acque del torrente fino ad un massimo di 1 metro e 80, ben lontane dai livelli della scorsa settimana e di gran lunga al di sotto delle soglie di attenzione. Sono caduti invece circa 18 millimetri di pioggia sul bacino del Greve-Ema, tanto da produrre un lento e regolare innalzamento della curva idrometrica che e’ comunque rimasta sempre sotto 1 metro di altezza e al momento e’ nuovamente in discesa. Piove anche su tutto il bacino del fiume Elsa, dove tuttavia le cumulate di circa 8 millimetri di pioggia vengono regolarmente smaltite da un fiume che rimane intorno al metro e mezzo di altezza delle acque e che dunque riesce a riversare regolarmente nell’Arno, che da dopo Signa, tra Montelupo e Fucecchio sta rapidamente ingrossando a causa della pioggia incessante e delle piene di tutti i corsi d’acqua del versante destro. In attesa dei temporali pomeridiani e delle schiarite attese tra stasera e domani, per i tecnici del Consorzio, insieme con i Comuni e le strutture della Protezione Civile e’ ancora una volta il momento di monitorare che tutte le opere idrauliche del territorio funzionino correttamente e permettano il deflusso regolare delle acque.

L’AGRICOLTURA TOSCANA RISCHIA DI ALLAGARE – L`agricoltura toscana rischia di annegare. A lanciare l’allarme è Coldiretti Toscana che spiega che gli agricoltori sono di fronte “ad uno stop forzato a causa delle grandi quantità d`acqua che stanno rendendo impossibile qualsiasi tipo di pratica agricola”. In Toscana sta succedendo esattamente il contrario di quanto accaduto nello stesso periodo dello scorso anno: “Di questi tempi – fa notare Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – ci trovavamo ad affrontare l`emergenza siccità con tutte le sue conseguenze”. A dare le proporzioni del “fenomeno” climatico i dati sulle precipitazioni: nel marzo 2012 (31 giorni) erano caduti complessivamente circa 20 millimetri di pioggia contro i 110 millimetri ed oltre dellasola prima quindicina di marzo 2013. A preoccupare Coldiretti sono le previsioni per i prossimi giorni che potrebbero allungare i tempi per il ritorno alla normalit e compromettere il futuro di alcune produzioni che stanno entrando nel vivo. Interi appezzamenti sono sommersi sotto 10-15 centimetri di acqua ed praticamente impossibile raccogliere gli ortaggi di stagione come impossibile utilizzare i mezzi agricoli per preparare i terreni. In cima alla lista c`è il settore cerealicolo (grano duro e tenero, mais, orzo) che in Toscana occupa oltre 115mila ettari impegnando oltre 12 mila aziende. Intere aree gi seminate o pronte ad esserlo sono allagate: le situazioni pi complicate nel senese (soprattutto in Val di Chiana, nel grossetano, nel pisano e nel livornese). “Ad essere maggiormente colpite sono le coltivazioni cerealicole – conferma Marcelli – ma sono a rischio anche gli alberi da frutto, in fase di germinazione, e le “primizie” primaverili di questa stagione. La preoccupazione rivolta anche alle colture orticole, alcune gi in fase di crescita, e, per queste, l`ondata improvvisa di freddo, proprio a ridosso dell`entrata della primavera, va a sommarsi al dato negativo, e in controtendenza sulla media nazionale, che registra il -40% delle semine come dato medio”. A tenere con il fiato sospeso l`agricoltura sono anche gli smottamenti, le frane ed i disagi provocati dalla “fragilit” dei terreni in tutta la regione che sono costati gi milioni di euro di danni. “Stiamo sorvegliando tutte le situazioni pi critiche ed in particolare – spiega ancora Marcelli – la dove si sono gi verificate situazione di forte criticit come nel caso delle colline del Candia, a Massa Carrara”. Le previsioni meteo non sembrano promettere nulla di buono con l`arrivo di nuove perturbazioni unite a vento e temporali: “Vigiliamo – conclude Marcelli – se il meteo non ci da tregua alcune produzioni sono seriamente a rischio”.

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