Marzo con piogge record a Roma: questo mese così estremo per freddo e neve in Europa, e per le piogge in tutt’Italia, è destinato a rimanere nella storia anche nella nostra Capitale, dove dall’inizio del mese ci sono stati già 17 giorni di pioggia, e pioverà ancora sia domani, sabato 30, che dopodomani, domenica 31. Il mese, quindi, si chiuderà con 19 giorni di pioggia, un valore eccezionale considerando i dati da quando esistono i rilevamenti meteorologici e cioè dal 1782, da ben 231 anni. La media mensile di giorni di pioggia per marzo è di 9,9 e solo altre sei volte, da quando l’Osservatorio del Collegio Romano raccoglie i dati meteo di Roma, c’è stato un marzo con più precipitazioni. Il record assoluto rimane quello del 1909 quando i giorni con pioggia furono 22, tre in più rispetto a quest’anno.
Anche la quantità di pioggia, in questo marzo che sta finendo, è stata di gran lunga superiore alla media degli ultimi duecento e passa anni. Circa 80mm contro i 53,6 della serie storica, ma anche qui è un dato solo parziale in quanto tra domani e domenica pioverà ancora in abbondanza. E’ tutto il 2013 che è, fin qui – almeno per Roma – molto più piovoso del solito. A febbraio sono caduti 61.6 millimetri (59,6 la media). A gennaio, addirittura, 97,4 rispetto a 68,7, per un parziale annuo già di 239mm, in attesa delle piogge dei prossimi due giorni.
“È un anno particolare – dice in un’intervista al Messaggero Franca Mangianti, climatologa ed ex responsabile dell’Osservatorio del Collegio Romano – Ci sono perturbazioni atlantiche che si susseguono da settimane e che vedremo anche durante questo fine settimana di Pasqua. Così il numero dei giorni piovosi a Roma è stato veramente alto. Calma, però. Non bisogna trarre conclusioni affrettate. Quando non piove, c’è subito chi salta ale conclusioni dicendo che andiamo verso la desertificazione. Quando piove tanto, qualcuno potrebbe pensare chissà cosa. Invece è solo l’avvicendarsi, naturale, dei fenomeni meteorologici, con picchi verso l’alto, picchi verso il basso e medie che vengono superate in un senso o nell’altro. Prima di dire che il clima sta cambiando, servono secoli di osservazioni”. “Non si tratta di precipitazioni robuste – conclude la Mangianti – La caratteristica quest’anno è la continuità“.