Proprio lo scorso anno, in questo periodo, l’Argentina centrale e l’area di Buenos Aires venivano investite da una intensa ondata di maltempo, caratterizzata da forti rovesci temporaleschi e violenti colpi di vento, legati ai “downburst”. Quell’episodio di maltempo fu originato dallo scontro fra masse d’aria fredde, in risalita da Sud e S-SO, che si sono scontrate con masse d’aria decisamente più calde. Lungo la linea di convergenza fra l’aria fredda, di origini sub-antartiche, che risaliva da SO, e le masse d’aria sub-tropicali molto più calde in discesa da NO e Nord, si era sviluppata una intensa attività convettiva che ha agevolato la formazioni di imponenti annuvolamenti cumuliformi torreggianti (grossi Cumulonembi temporaleschi) che hanno poi dato la stura a forti temporali, con annessi rovesci di pioggia, attività elettrica, grandinate e impetuosi “Downburst” nelle Celle temporalesche più intense, con raffiche di vento che hanno superato i 100-110 km/h, rendendo i fenomeni ancora più estremi. I forti temporali che hanno accompagnato il transito del fronte freddo tra l’Argentina e l’Uruguay hanno colpito l’area fra le città di Rosario, la capitale Buenos Aires e Montevideo, capitale dell’Uruguay, dove si è generato un “sistema temporalesco multicellulare” che ha originato dei fenomeni precipitativi molto intensi, con forti rovesci, grandinate e colpi di vento che hanno preceduto il calo termico e l’ingresso dei venti meridionali. Inoltre l’avvento dell’aria fredda da SO nei bassi strati ha rapidamente scalzato verso l’alto, in modo molto turbolento, l’aria più calda e umida preesistente prima dell’arrivo del fronte freddo, favorendo l’attivazione di forti moti convettivi che hanno rigenerato nuove e giovani “Cellule temporalesche” lungo la zona di convergenza. Durante l’avanzata verso nord-est del fronte freddo, nella serata di mercoledi 4 Aprile, un violento temporale, caratterizzato da intensa attività elettrica, rovesci di pioggia molto forti e furiose raffiche di vento da Ovest che hanno raggiunto i 105 km/h nella zona dell’aeroporto, ha sferzato la capitale argentina Buenos Aires, la quale si è trovata in mezzo alla linea di convergenza fra le opposte masse d’aria. Purtroppo il nubifragio aveva causato danni, tanti disagi e anche delle vittime in alcuni quartieri della metropoli argentina.
Alluvione Buenos Aires: l’anno scorso proprio in questo periodo si verificò un evento analogo

Si nota il sistema temporalesco a mesoscala tra nord-est Argentina e Uruguay