Continua a cadere la pioggia sul Parmense e anche se la quantita’ d’acqua e’ finora entro la norma, continua anche la sofferenza del territorio. A Capriglio e’ tornato il geologo Nicola Casagli, del Centro di competenza del Dipartimento nazionale di Protezione Civile. Con alcuni collaboratori visiona le zone per installare la strumentazione per il monitoraggio, in particolare un interferometro, un sistema radar che permette di ricostruire la morfologia del terreno e stimare gli spostamenti superficiali. Nella Bassa – spiega una nota della Provincia – e’ stata riaperta questa mattina la provinciale 34 che va da Colorno a Mezzani, chiusa sabato pomeriggio insieme ad altre quattro provinciali per presenza di fango e acqua sulla carreggiata. Ci sono ancora squadre di volontari della Protezione Civile in azione nel Sorbolese a strada Puia e Frassinara dove e’ stata portata anche una cisterna di acqua potabile. Complessivamente sono stati collocati oltre 5.000 sacchetti in tutta la zona interessata per riparare gli edifici dagli allagamenti. Sull’Appennino a Sauna, mentre continua il monitoraggio, proseguono anche i lavori di drenaggio con gli escavatori. Ieri e’ terminata l’evacuazione di una stalla. Il sistema di picchettamento posto sull’area della frana ha rivelato un lieve avanzamento del fronte, ma la situazione – hanno detto i tecnici – si puo’ considerare stazionaria.
Maltempo, emergenza frane in provincia di Parma: smottamenti controllati con un sistema-radar
