Strade trasformate in percorsi di guerra; ponti interrotti; frane e smottamenti. La Provincia di Modena non è più in grado di gestire le continue emergenze dovute al maltempo nell’ultimo mese e ha chiesto lo stato di emergenza o un provvedimento legislativo nazionale speciale per far fronte alle numerose situazioni critiche presenti sul territorio “Il maltempo che ha interessato da gennaio ad oggi il territorio montano e pedecollinare della provincia di Modena ha comportato ben 19 allerte di protezione civile per neve, pioggia, dissesto idraulico ed idrogeologico – ha spiegato Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, in una lettera inviata a Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna, e Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile -. Dall’inizio dell’anno gli enti locali modenesi hanno gestito ben 65 giorni in stato di allerta attivando le procedure previste dai piani di emergenza comunali e provinciali”. La dimensione e la durata dei fenomeni in atto “non è più gestibile con le sole risorse locali. Ad oggi risultano già evacuate diverse abitazioni, intere frazioni e borgate in montagna sono tenute monitorate per l’aggravarsi dei movimenti in atto, molti collegamenti stradali sono parzialmente o totalmente interrotti con conseguente allungamento dei tempi di percorrenza sui percorsi stradali alternativi che compromettono la rapidità di eventuali interventi tecnici urgenti anche di natura sanitaria”. Sabattini ha ricordato, inoltre, che a causa delle interruzioni della viabilità risultano isolate alcune zone artigianali e diversi allevamenti agricoli.