Meteo Weekend: primo fine settimana in compagnia dell’anticiclone sub-tropicale, tempo stabile e soleggiato con temperature in sensibile aumento

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Finalmente la primavera ha deciso di mostrarci il suo volto migliore. Come preannunciato nei giorni scorsi, con l’esaurimento della pesante anomalia barica persistente in sede artica, la tanto invocata svolta primaverile può dirsi concretizzata. Ciò sta già permettendo una graduale risalita, verso latitudini più settentrionali, del flusso perturbato principale atlantico, il quale nel corso del weekend tenderà ad interessare più da vicino il Regno Unito e la penisola Scandinava, con un via vai di sistemi frontali e annesse aree nuvolose che scorreranno lungo il margine più settentrionale di questa giovane struttura anticiclonica. Difatti, nei prossimi giorni l’Italia, cosi come buona parte del bacino centrale del mar Mediterraneo, verrà interessata dalla risalita di un promontorio anticiclonico, di matrice sub-tropicale, che dall’entroterra desertico algerino risalirà con la propria cresta verso il Mediterraneo centro-occidentale, bordando con le propaggini più orientali l’Italia e le nostre isole maggiori, che godranno di condizioni di tempo stabile e soleggiato. Come abbiamo avuto già modo di spiegare, negli articoli precedenti, in questo periodo, con il marcato riscaldamento delle aree continentali tropicali, indotto dal sole prossimo allo “Zenit” (raggi solari perpendicolare sopra l’orizzonte nelle ore centrali del giorno), il ramo principale del “getto sub-tropicale” comincerà a rallentare, iniziando ad assumere un andamento più ondulato, ad onda lunga risonante.

Si nota l'indebolimento del "getto sub-tropicale" sopra l'Africa settentrionale con la spinta del promontorio anticiclonico sub-tropicale sopra il comparto algerino

Una notevole diminuzione d’intensità del “getto sub-tropicale” è attesa sopra la vasta regione sahariana, dove finora a causa del passaggio di continui “Jet Streaks” (massimi di velocità del “getto”) non si sono potuti sviluppare quei robusti anticicloni strutturati in alta quota, tipici della fascia sub-tropicale. Di conseguenza, con il rallentamento del “getto sub-tropicale”, verrà sempre più agevolato lo sviluppo di promontori anticiclonici abbastanza robusti e ben strutturati nell’alta troposfera, liberi di espandersi fin verso le medie latitudini, interessando più da vicino il Mediterraneo. Questo perchè l’indebolimento dei forti venti occidentale in quota agevolerà la formazione di maggiori aree con scarsa ventilazione, pronte ad amplificare le onde tropicale che ora, non essendo più ostacolate in quota dai potentissimi venti del “getto sub-tropicale”, saranno libere di propagarsi verso latitudini più settentrionali, contribuendo a pilotare masse d’aria decisamente più calde in direzione dei paesi della fascia temperata. Questo è proprio il caso dell’imminente fine settimana, fra domani e domenica, allorquando in pieno Atlantico, a sud-ovest dell’Islanda, si andrà ad approfondire una vasta circolazione ciclonica extratropicale, la quale verrà ben alimentata, lungo il suo bordo più occidentale, dall’affondo di masse d’aria fredde, di tipo sub-polare marittimo, che dal Plateau della Groenlandia scivoleranno in direzione dell’Atlantico nord-occidentale, con forti venti da NE pronti a sferzare il tratto di oceano compreso fra lo Stretto di Danimarca e il settore ad ovest e sud-ovest dell’Islanda. Al contempo, più ad est, sull’Atlantico orientale e sulle Isole Britanniche, con il sensibile approfondimento del minimo barico al suolo a sud-ovest dell’Islanda, pronto a scivolare sotto i 965 hpa (si tratta di un valore barico molto basso), affluiranno forti correnti da SO, che trasporteranno masse d’aria piuttosto miti e umide, d’estrazione temperata oceanica, che tenderanno ad inasprire sensibilmente il “gradiente termico orizzontale” in mezzo all’Atlantico, determinando un ulteriore intensificazione della circolazione depressionaria.

L’interazione fra le differenti masse d’aria, in seno al vortice ciclonico a sud-ovest dell’Islanda, tenderà a scavare una profondissima struttura ciclonica, accompagnata da un considerevole “gradiente barico orizzontale” che rafforzerà sensibilmente la ventilazione sud-occidentale attiva in seno al settore pre-frontale della sopra citata depressione, con l’innesco di forti burrasche che entro il tardo pomeriggio e la serata di domani investiranno le coste irlandesi ed in seguito pure il mare d’Irlanda, il nord-ovest dell’Inghilterra, il Galles e la Scozia, con forti venti da S-SO e SO che potranno superare la soglia degli 80-90 km/h, con picchi di ben 100 km/h nelle aree costiere maggiormente esposte. Il sensibile approfondimento di questo vasto ciclone extratropicale in mezzo all’Atlantico settentrionale, con un intensa avvezione calda in fase di sviluppo lungo il suo bordo più orientale, avrà importanti ripercussioni anche in sede mediterraneo, stimolando l’ulteriore estensione verso nord del promontorio anticiclonico sub-tropicale, con supporto caldo africano in quota, che negli ultimi giorni si è cominciato ad affermare sul Mediterraneo centro-occidentale.

Nella giornata di domani, questo promontorio anticiclonico mobile che mantiene il proprio asse principale attorno il meridiano di Greenwich, si prolungherà con una cresta diretta fin sull’Europa centrale, tanto che l’isobara di 1024 hpa comparirà all’altezza della Germania centrale. Fra domani e domenica questo campo anticiclonico, che garantirà una certa stabilità su buona parte delle nostre regioni, verrà interessato da un debole “Tilting” antiorario, spostandosi con il proprio asse principale più verso est. L’Italia verrà inglobata dalla cupola anticiclonica, con le più rassicuranti isobare di 1024-1026 hpa, che dovrebbero essere sinonimo di tempo stabile e soleggiato. Eppure non in tutti i settori riuscirà a splendere il sole. Sul Friuli Venezia Giulia, come sulle Alpi orientali, al mattino si presenteranno locali annuvolamenti che tenderanno gradualmente a diradarsi nel corso della tarda mattinata. In pianura Padana, specie al primo mattino, si potranno originare delle foschie e dei locali banchi di nebbia, in rapida diradamento. Sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, invece, non mancherà il passaggio di velature e nubi alte e sottili che potranno temporaneamente velare la coltre celeste. Altrove avremo una prevalenza di cieli in genere sereni o poco nuvolosi, con qualche addensamento un po’ più consistente ad evoluzione diurna sui rilievi della dorsale appenninica.

PREVISIONI

SABATO 13 APRILE 2013

Al mattino cieli pronti a spaziare dal sereno al poco nuvoloso o parzialmente nuvoloso su gran parte delle regioni del nord. In pianura Padana, specie al primo mattino, si potranno originare delle foschie e dei locali banchi di nebbia, in rapida diradamento. Sul Friuli Venezia Giulia, come sulle Alpi orientali, al mattino si presenteranno locali annuvolamenti, più pronunciati sulla Carnia, che tenderanno gradualmente a diradarsi nel corso della tarda mattinata. Prevalenza di bel tempo e clima alquanto soleggiato sulle regioni centrali e sulla Sardegna, con vaste aree di cielo sereno o poco nuvoloso. Sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, invece, non mancherà il passaggio di velature e nubi alte e sottili che potranno temporaneamente velare la coltre celeste.

Nel pomeriggio non sono previsti grossi cambiamenti. Avremo ancora di cieli sereni o poco nuvolosi sulle regioni del nord e su buona parte di quelle centrali, inclusa la Sardegna. Qualche nube in più si dovrebbe vedere fra la Carnia e le Alpi orientali, ma con fenomeni precipitativi relegati sul confine sloveno. Clima mite e soleggiato sulle restanti regioni, con cieli in genere sereni o poco nuvolosi. Qualche velatura potrà transitare sulla Sicilia, sfilando in direzione del mar Ionio.

DOMENICA 14 APRILE 2013

Al mattino l’anticiclone sub-tropicale garantirà condizioni di tempo stabile e soleggiato su tutto il nord e sulle regioni centrali, dove avremo una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi. Sulla pianura Padana, al primo mattino, non si può escludere la formazione di locali foschie e isolati banchi di nebbia, in rapido diradamento non appena si alza sopra l’orizzonte. Cieli sereni o poco nuvolosi e tanto sole anche al meridione e sulle due isole maggiori.

Nel pomeriggio la stabilità atmosferica interesserà quasi tutti i settori, con una prevalenza di cieli in genere sereni o poco nuvolosi. Da segnalare qualche addensamento un po’ più consistente ad evoluzione diurna in formazione sui rilievi più interni della dorsale appenninica centro-settentrionale. Qualche annuvolamento in giornata si osserverà pure sulla Puglia, sui rilievi della Basilicata e in quelli calabresi, per il soffio di una moderata ventilazione settentrionale che confluirà sullo Ionio.

TEMPERATURE

A causa del prolungamento dell’insolazione diurna sono attese in sensibile rialzo nei valori massimi, con punte di oltre i +20°C +22°C al nord, +20°C +23°C sulle regioni centrali, mentre picchi prossimi ai +24°C +25°C si potranno registrare nelle aree più interne di Sardegna e Sicilia.

VENTI

Spireranno generalmente molto deboli o deboli, con l’attivazione delle classiche brezze nei tratti sottocosta. Domenica una moderata ventilazione settentrionale spirerà fra Puglia, Canale d’Otranto e Ionio. Moderati venti da E-NE sono attesi pure sul Canale di Sardegna.

MARI

Da quasi calmi a poco mossi. Domenica risulteranno mossi solo il basso Adriatico, Canale d’Otranto, Ionio e Canale di Sardegna. Quasi calmi o poco mossi i restanti bacini.

TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA

Le ultime emissioni dei modelli prefigurano un prolungamento di questa fase secca e anticiclonica che addirittura tenderà a rinforzarsi, garantendo cieli sereni o poco nuvolosi su quasi tutti i settori. Nel proseguo di settimana l’ulteriore afflusso di masse d’aria sempre più calde in quota, dall’entroterra nord-africano, coadiuvato dall’allungamento del soleggiamento diurno, dovrebbe garantire un importante aumento dei valori termici, che molto probabilmente potrebbero oltrepassare il muro dei +25°C +26°C, specie sulle pianure del centro-nord, e punte di +24°C +25°C anche al meridione. L’espansione del promontorio anticiclonico sub-tropicale a buona parte del “mare Nostrum” proteggerà la nostra penisola dalle incursioni di aria più fresca che potrebbero filtrare dai vicini Balcani. Verso metà settimana, il maggior riscaldamento diurno delle aree interne, potrebbe favorire la formazione dei primi fenomeni “termo-convettivi” lungo i rilievi della fascia alpina e appenninica.

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