Le nuvole di polvere osservate negli anelli di Saturno dalla sonda Cassini in tre distinte occasioni sono state causate da un flusso di particelle che aveva colpito gli anelli varie volte fra una e 50 ore prima delle osservazioni. A scoprirlo, un gruppo di scienziati della Cornell University di Ithaca che hanno pubblicato il loro studio su ‘Science’. Queste particelle si sono originate dalla rottura di un meteoroide, un piccolo pezzo di cometa o asteroide. La ricerca fornisce qualche informazione in piu’ sui meteoroidi esterni al sistema solare, che sono oggetti molto poco conosciuti. Si tratta di piccoli oggetti di roccia delle dimensioni che variano da un granello di sabbia a un sasso. Gli scienziati hanno usato modelli e simulazioni al computer per spiegare le polveri osservate durante l’equinozio di Saturno del 2009 e, nuovamente, nel 2005 e nel 2012, quando la sonda Cassini si e’ focalizzata sull’anello C di Saturno. La nuvola non sarebbe stata causata dall’impatto di un singolo meteoroide ma nascerebbe da un compatto fiume di particelle nato da diversi meteoroidi con diametro compreso fra un centimetro e molti metri.
Negli anelli di saturno ci sono i segni di numerosi impatti con asteroidi
