Un nuovo studio, condotto da Marina Blanco del Duke Lemur Center, ha scoperto che il lemure chirogaleo medio (Cheirogaleus medius) non è l’unico primate tropicale ad utilizzare l’ibernazione come strategia di sopravvivenza nonostante le temperature dell’inverno delle aree in cui vive restino medio-alte. Altri due lemuri poco noti – il chirogaleo di Crossley (Cheirogaleus crossleyi) e il chirogaleo di Sibree (Cheirogaleus sibreei) – promuovono lo stesso comportamento: scavano nel morbido e spugnoso terreno della foresta pluviale nella parte orientale del Madagascar per raggomitolarsi e trascorrere dai tre ai sette mesi sonnecchiando sottoterra. “Cosa faccia esattamente scattare il momento dell’ibernazione tra questi animali e’ ancora un mistero” ha spiegato la Blanco in un articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports. “A differenza di animali come orsi o scoiattoli che vanno in letargo per sopravvivere al freddo, il chirogaleo medio utilizza la strategia durante la lunga stagione secca del Madagascar occidentale, un periodo in cui le temperature raggiungono gli 85 gradi, gli alberi perdono le foglie e il cibo e l’acqua sono scarsi. Le altre due specie di lemuri che vivono nella parte orientale del Madagascar sono invece soggette a condizioni climatiche diverse, dove le temperature invernali occasionalmente possono scendere anche sotto zero. Si tratta di ambienti molto distanti tra loro“. I risultati hanno svelato sinora che la temperatura corporea del chirogaleo occidentale durante l’ibernazione varia di almeno venti gradi rispetto all’aria esterna mentre quella dei lemuri orientali si mantiene costante nei cunicoli sotterranei.