Può sembrare bellissimo, ma ha certamente il potenziale per essere distruttivo. Le bolle del lago ghiacciato canadese che sorge nella regione di Alberta, non contengono aria ma gas metano altamente infiammabile.
Generato dalla decomposizione di materiale organico come piante, animali, microbi, il gas metano è intrappolato nel lago ghiacciato fino all’arrivo della primavera, quando il ghiaccio comincia a sciogliersi e inizia a riaffiorare nei mesi più caldi risalendo sempre più in alto fino ad arrivare alla superficie.
Il metano rimane intrappolato fino all’ultima lastra di ghiaccio, finché la lastra non si crepa e il gas viene rilasciato nell’atmosfera. Ed è qui che si presenta il problema. Il metano, un gas serra, produce effetti di cambiamento climatico venti volte maggiori del più rinomato biossido di carbonio.
Il lago Abraham pero, non è l’unico lago del genere: la preoccupazione degli ecologisti è che più la temperatura aumenta, più metano verrà rilasciato, amplificando le conseguenze del cambiamento climatico.
Sebbene così pericoloso, non si deve dimenticare che il metano è anche utile e può essere messo a servizio dell’umanità: infatti questi laghi possono essere utilizzati come risorse di energia, un esempio è il lago Kivu in Ruanda, dal quale si è riusciti a generare elettricità.