“Regione Lombardia ha gia’ inoltrato la richiesta al Ministero per il riconoscimento dello stato di calamita’ per l’agricoltura, mentre attendiamo i dati sui danni alle colture su base provinciale”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava che risponde cosi’ a Paolo Micheli, consigliere regionale lombardo del Gruppo Ambrosoli e membro della Commissione Agricoltura, che questa mattina aveva chiesto alla giunta lombarda un immediato bilancio del disastro che il maltempo ha causato alle coltivazioni. “Contestualmente -aggiunge Fava- ho chiesto l’applicazione di interventi e misure urgenti a sostegno del comparto. Tutto questo gia’ da venerdi’ scorso, in attesa di approvare l’apposita delibera in Giunta. Chi si ostina a non riconoscere questi passaggi continuando a parlare a vanvera fa solo polemiche inutili e sterili”.”La nostra Regione – prosegue il responsabile lombardo dell’Agricoltura – che e’ attentissima a quanto succede tra le sue imprese e aziende agricole, con cui e’ in costante contatto e che sono informate dei passi gia’ assunti, si sta muovendo nella forma piu’ efficace e professionale per tutelare i loro interessi legittimi e con tutta la necessaria rapidita’ nel raccogliere ogni elemento utile a giungere al riconoscimento finale da parte dello Stato, rispetto al quale siamo fiduciosi proprio per la serieta’ del lavoro che e’ in corso tra i nostri Uffici, le Province e le Organizzazioni sindacali del settore agricolo tutte”. ”Capisco l’ansia di chi cerca di ritagliarsi uno spazio politico nel proprio ruolo – conclude Fava – ma purtroppo la serieta’ e la complessita’ della situazione dell’agricoltura lombarda e, in particolare, dei danni provocati dal maltempo non lasciano spazio ad alcuna forma di dilettantismo. Lungi da me l’idea di entrare in polemica”. “In ogni caso ritenevo utile spiegare come funzionano le cose a chi, presumo in buona fede, si e’ fatto prendere dall’entusiasmo, non conoscendo a pieno i meccanismi che regolano queste situazioni. Spero in futuro si possano evitare simili strafalcioni. Se servono informazioni i consiglieri possono chiamarmi direttamente. Io rispetto il loro ruolo e rispondo a tutti”.