Un nastro di fuoco nel cielo, nubi cosmiche nella costellazione di Orione caratterizzate da un forte bagliore arancione che rappresenta la debole luce proveniente dai grani di polvere interstellare fredda, ad una lunghezza d’onda troppo grande per essere vista dall’occhio umano. La nuova immagine e’ stata catturata in Cile dal telescopio Apex dell’Eso. Nubi di gas e polveri interstellari sono le materie prime di cui è fatta una stella ma questi minuscoli grani di polvere impediscono la visione di cio’ che accade all’interno e dietro le nuvole, almeno a lunghezze d’onda visibili, inibendo la capacita’ di osservazione dei processi di formazione stellare. Grazie ad Apex è stato possibile investigare piu’ a fondo, a lunghezze d’onda submillimetriche, e raccogliere questa nuova e spettacolare immagine che mostra solo una parte del piu’ grande insieme chiamato Complesso Nebuloso Molecolare di Orione nella costellazione di Orione. Ricco gruppo di nebulose brillanti tra giovani e calde stelle e fredde nubi di polvere, questa regione è a 1359 anni luce dalla Terra. Dall’immagine e’ chiaramente visibile, la luminosa Nebulosa di Orione anche chiamata Messier 42, facilmente percepibile come una “stella” sfocata dall’occhio nudo. La Nebulosa di Orione è la parte più luminosa di un enorme vivaio stellare, dove stanno nascendo nuove stelle, ed e’ il sito piu’ vicino di massiccia formazione di stelle alla Terra. Le nuvole di polvere formano bellissimi filamenti, lamiere e bolle come risultato di processi che includono il collasso gravitazionale e gli effetti dei venti stellari.