Meteo Weekend: nuovo peggioramento al centro-nord con piogge, temporali e neve sulle Alpi, migliora solo da domenica

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analyzaSembra che sia tornato l’autunno sulle regioni settentrionali, grazie all’ingresso in quota di masse d’aria decisamente fredde, di lontane origini sub-polari, che dalla serata di ieri continuano a dispensare piogge, rovesci e temporali, accompagnati da colpi di vento e attività elettrica, fra Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli. Il brusco abbassamento dello zero termico, indotto dall’intrusione di aria molto fredda nella media troposfera, con isoterme di circa -24°C -25°C (a 500 hpa) all’altezza delle Alpi, ha favorito una rapida discesa della quota neve al di sotto dei 1000-900 metri fra Alpi e Prealpi. In molte località alpine stamani la neve è tornata a tingere di bianco boschi e paesaggi, anche sotto i 900 metri sulla Lombardia e in Veneto, dove localmente si sono verificate vere e proprie bufere, davvero inusuali per il mese di Maggio. Tale intrusione di aria molto fredda in quota, di origini artico marittime, si inquadra nell’anomala congiuntura barica che sta caratterizzando il mese corrente su buona parte del vecchio continente, diviso climaticamente in due macro aeree, fra l’ovest freddo e l’est molto più caldo del normale. Tutta colpa della persistenza di un robusto anticiclone di blocco, disteso lungo i meridiani, in mezzo all’Atlantico settentrionale, che dal suo bordo più orientale continua a pompare vari impulsi freddi, di natura artico marittima, che dalle latitudini sub-polari, dopo aver attraversato il mar di Norvegia e l’Atlantico settentrionale (umidificandosi nei bassi strati), tendono rapidamente a versarsi in direzione del Regno Unito, della Francia, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera e Austria, sconfinando fin sull’Italia settentrionale dai valichi alpini.

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-westernEuropeIn tal caso il blocco di aria fredda, artico marittima, scivolato fra le Isole Britanniche, la Francia, il Belgio, l’Olanda, la Germania e la Svizzera, si è riversato dentro il ramo discendente di una ben strutturata saccatura alle quote superiori della troposfera, che da oltre una settimana continua a dividere climaticamente l’Europa. Ad est, sul comparto orientale, il ramo ascendente della saccatura, il cui asse principale si è posizionato al traverso dell’Europa centro-occidentale, continua a pilotare masse d’aria piuttosto calde, di tipo sub-tropicali continentali, che dall’entroterra libico ed egiziano si muovono verso i paesi baltici, la Russia europea, raggiungendo persino la Scandinavia, con una tiepida ritornante da SE ed Est che ha fatto schizzare i termometri oltre il muro dei +25°C +26°C, contribuendo alla rapida fusione del manto nevoso sui rilievi scandinavi. Ad ovest, invece, la situazione è l’esatto contrario. Qui peraltro il ramo principale del “getto polare”, causa la presenza di un massimo di geopotenziale in quota in mezzo all’Atlantico, tende ad assumere una spiccata componente meridiana, da Nord a Sud, all’altezza del meridiano di Greenwich, spingendosi fino al cuore del Mediterraneo, dove alimenta una notevole vorticità positiva in quota, alla base dell’attività convettiva che nelle ultime 24 ore ha interessato le regioni settentrionali, fra Lombardia e Veneto.

eurEvolvendo lentamente verso levante l’ampia saccatura, colma di aria fredda in quota, tenderà a spanciarsi fin verso il Mediterraneo centrale, determinando una notevole area di vorticità in quota che favorirà l’invorticamento delle masse d’aria fredde, di origini sub-polari, con il successivo approfondimento di un vortice depressionario a carattere freddo (nella media troposfera) sulla Francia centro-settentrionale. Nel corso del weekend il tempo continuerà a mantenersi instabile e fresco, per non dire freddo al nord, su gran parte delle regioni settentrionali e centrali, le quali continueranno ad essere influenzate dal bordo meridionale dell’ampia goccia fredda che nella giornata di domani si isolerà sopra la Francia sud-orientale, per sconfinare sull’Italia nord-occidentale nel corso della serata di domani, con un nocciolo freddo di ben -27°C -28°C alla quota di 500 hpa. L’aria molto fredda, in scorrimento nella media e alta troposfera, causerà una notevole intensificazione del “gradiente termico verticale” (intensificazione dei contrasti termici in seno alla colonna d’aria), dapprima sulle regioni settentrionali ed in seguito pure su quelle centrali, rendendo l’atmosfera piuttosto instabile ed esaltando lo sviluppo dei moti convettivi nelle ore centrali della giornata.

eu_stIl forte “gradiente termico verticale” sulle regioni settentrionali, nel corso della giornata di domani risulterà veramente esplosivo, visto il transito in quota di un nocciolo gelido di ben -28°C a 5100 metri, agevolando la formazione di varie “Celle temporalesche” e sistemi convettivi più complessi, a più “Celle”, che fra il pomeriggio e la serata potranno dare la stura a piogge e forti rovesci fra est della Lombardia, Emilia, Toscana, Lazio, Umbria, in successivo spostamento al Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove potrebbero scapparci persino delle locali grandinate. Dal pomeriggio il teso flusso umido occidentale, che accompagnerà il passaggio di una parte dell’aria fredda nei bassi strati, dal Rodano al Tirreno centrale, porterà un peggioramento con incremento della nuvolosità a cui si assoceranno delle piogge e locali rovesci, sulla Sardegna e sulla Campania. Altrove prevarranno condizioni di variabilità, con alternanza fra ampie schiarite e locali annuvolamenti. Maggiori spazi soleggiati resisteranno solo fra Sicilia, Calabria, Puglia centro-meridionale ed est della Basilicata. Da domenica, grazie al progressivo spostamento verso est dell’asse di saccatura e all’allontanamento della goccia fredda verso la Repubblica Ceca e il sud-ovest della Polonia, il tempo andrà gradualmente a migliorare anche sulle regioni settentrionali, dove nelle ore pomeridiane si attiveranno anche i secchi e tiepidi venti di “Foehn” dai declivi alpini, che puliranno l’aria sulla pianura Padana, portando ampi rasserenamenti, specie fra Piemonte, Lombardia e Liguria. L’instabilità domenica si confinerà sui rilievi dell’Appennino centro-meridionale, con possibili rovesci e isolati temporali pomeridiani capaci di sconfinare sulle aree costiere della Puglia settentrionale, Molise e Abruzzo meridionale, data l’insistenza di una intensa ventilazione occidentale in quota che spingerà i temporali, di genesi “termoconvettiva”, verso la riva adriatica. Un miglioramento più deciso si vedrà pure sulle regioni meridionali e sulle due isole maggiori, con l’avanzata di ampi spazi di cielo sereno o poco nuvoloso.

prog_sat_overlayPREVISIONI

SABATO 25 MAGGIO 2013

Al mattino sarà presente dell’instabilità sulle regioni settentrionali, con cieli nuvolosi o molto nuvolosi a cui si assoceranno delle piogge e qualche rovescio sparso fra Liguria, basso Piemonte, Emilia/Romagna e Lombardia, in successiva estensione al Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sulle Alpi sono attese delle nevicate sparse, a partire dai 900 metri, con fioccate anche a quote più basse fra Orobie e Dolomiti. In mattinata il tempo peggiorerà pure fra Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, dove giungeranno delle piogge sparse. In tarda mattinata dei rovesci e dei temporali colpiranno la Toscana, estendendosi all’Umbria occidentale e all’alto Lazio, con fenomeni anche di moderata intensità fra pisano, livornese, grossetano e viterbese. Nubi in aumento pure sulla Campania, con prime piogge sul casertano e beneventano, e sulla Calabria tirrenica. Ampie schiarite persisteranno sulle regioni adriatiche, salvo le Marche e la Romagna dove peggiorerà in tarda mattinata, e sull’area ionica, fra Puglia, est della Basilicata, Calabria e Sicilia, dove i cieli si presenteranno poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi.

Nel pomeriggio il maltempo si estenderà su gran parte delle regioni centro-settentrionali, con cieli nuvolosi o coperti, accompagnati da piogge, forti rovesci e temporali, anche di forte intensità, fra est della Lombardia, Emilia/Romagna, Marche, Toscana, Lazio e Umbria, in successivo spostamento al Veneto e Friuli Venezia Giulia. Su quest’ultime potrebbero scapparci persino delle locali grandinate. Sulle Alpi orientali sono attesi rovesci nevosi, coadiuvati persino da attività elettrica, al di sotto dei 1000-900 metri. In serata migliora fra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, con una sensibile attenuazione delle precipitazioni. Cieli nuvolosi o molto nuvolosi con delle piogge e locali rovesci pure sulla Sardegna occidentale e sulla Campania. Altrove prevarranno condizioni di variabilità, con alternanza fra ampie schiarite e locali annuvolamenti, più pronunciati sulle coste tirreniche. Maggiori spazi soleggiati resisteranno solo fra Sicilia, Calabria, Puglia centro-meridionale ed est della Basilicata.

DOMENICA 26 MAGGIO 2013

Al mattino rapido miglioramento sulle regioni settentrionali, coadiuvato dall’apertura di ampie schiarite e spazi di sereno, incentivati dall’attivazione dei secchi venti di caduta dalle vallate alpine. Qualche nube residua permarrà fra Friuli Venezia Giulia e Veneto. In mattinata l’ingresso di correnti più secche in quota, dai quadranti nord-occidentali, garantirà un veloce miglioramento del tempo anche fra Sardegna, Liguria e regioni tirreniche, dove giungeranno ampi spazi soleggiati. Un po’ di nubi sparse interesseranno la Campania e le regioni adriatiche, fra Marche, Abruzzo e Molise, dove potrà scappare qualche scroscio di pioggia isolato. Cieli parzialmente nuvolosi o poco nuvolosi sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, con qualche annuvolamento più compatto sulla Calabria tirrenica e ovest della Basilicata.

Nel pomeriggio prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi sulle regioni settentrionali, grazie all’ingresso dei secchi venti di “Foehn”, in scivolamento dalle Alpi, i quali inibiranno la formazione di nubi e foschie sulla pianura Padana. Torna il sole pure sulle regioni centrali e su quelle meridionali, con ampi di sereno in sfondamento da ovest. L’instabilità nelle ore pomeridiane si confinerà sui rilievi dell’Appennino centro-meridionale, con possibili rovesci e isolati temporali capaci di sconfinare sulle aree costiere del Molise e Abruzzo meridionale, fra il tardo pomeriggio e la prima serata. I rovesci “termoconvettivi” saranno maggiormente probabili fra l’Appennino Marchigiano, Abruzzese e Molisano. Si tratterà di fenomeni alquanto isolati e pronti a diradarsi nelle ore serali.

ReurmettTEMPERATURE

Sono attese in ulteriore abbassamento su tutte le regioni, specie al nord, dove in pieno giorno le massime supereranno la soglia dei +12°C +13°C. Domenica i valori termici sono attesi in aumento, specie al nord, per l’attivazione dei venti favonici dai quadranti settentrionali. Valori più miti sulle regioni meridionali e sulle isole maggiori, con massime sopra i +20°C +21°C.

VENTI

Soffieranno da deboli a moderati dai quadranti occidentali, con locali rinforzi da Ovest fra le Bocche di Bonifacio ed il Tirreno centrale, dove si registreranno raffiche ad oltre i 60 km/h. Sostenute raffiche di caduta di “garbino”, da SO e S-SO, domani interesseranno le vallate e le coste di Abruzzo, Molise e Puglia, con punte fino a più di 50-60 km/h, mentre raffiche più forti sferzeranno il crinale appenninico. La tesa ventilazione occidentale tenderà ad attenuarsi dalla serata di domenica, quando sulle regioni di nord-ovest, fra Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, si attiverà il “Foehn”.

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Nel weekend si presenteranno in genere mossi, fino a molto mossi il mar di Corsica, mar di Sardegna ed il Tirreno centrale, con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte anche più di 2.0 metri. Domani delle risacche piuttosto sostenute, per onde formate da O-SO e SO, investiranno le coste di Lazio e alta Campania. Domenica il moto ondoso andrà lentamente a scadere su tutti i bacini, con onde lunghe da O-SO sul medio-basso Tirreno.

TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA

Da lunedì si assisterà ad un più deciso miglioramento, con ampie schiarite su tutte le regioni, mentre l’incremento del soleggiamento nelle ore diurne favorirà anche un rialzo delle temperature massime, dopo il brusco calo occorso nelle scorse ore. Tale miglioramento però non dovrebbe durare cosi a lungo, visto che già da martedì nuove nubi raggiungeranno le regioni centro-settentrionali, in vista di un nuovo peggioramento accompagnato dall’ingresso di tiepide correnti meridionali che contribuiranno a far impennare le temperature sulle regioni meridionali.

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