Meteo Weekend: tanta instabilità al centro/nord con rovesci e temporali sparsi, più fresco da domenica

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La spettacolare immagine satellitare di ieri con in primo piano il vecchio vortice depressionario sul Regno Unito
La spettacolare immagine satellitare di ieri con in primo piano il vecchio vortice depressionario sul Regno Unito

Maggio continua a dimostrarsi un mese volubile, come tipico per il periodo. Il promontorio anticiclonico azzorriano in questi ultimi giorni non ha fatto nemmeno in tempo a protendere le proprie propaggini più orientali verso il bacino centrale del Mediterraneo che dal nord Atlantica, una ampia saccatura in quota, con una associata circolazione depressionaria centrata attorno le Isole Britanniche, ha cominciato a protendersi verso il sud della Francia ed il settore alpino, aprendo la strada ad un nuovo affondo perturbato in direzione dell’Italia centro-settentrionale. Difatti, già nella giornata odierna, l’affondo della saccatura nord oceanica in direzione della Francia e dell’Italia nord-occidentale, ha compresso il cuneo anticiclonico penetrato sul bacino centrale del Mediterraneo, riducendo l’area d’influenza dello stesso alle sole regioni centro-meridionali e alle isole maggiori. Sulle regioni settentrionali invece cominciano ad affluire, in quota, i primi contributi di vorticità positiva legati al bordo ascendente dell’asse di saccatura, ora entrato sul territorio francese, responsabile delle piogge battenti che in questi giorni si sono abbattute sulla Francia nord-orientale, determinando un aumento della portata di molti bacini idrografici transalpini, fra cui la Senna che attraversa Parigi. Nel frattempo sullo scacchiere europeo si comincia a delineare un cambio circolatorio sempre più evidente, i cui effetti si presenteranno ad inizio della prossima settimana, a causa del nuovo posizionamento del vortice polare fra il mare di Beaufort e l’arcipelago Artico canadese.

Rtavn4215Ciò contribuirà a rallentare ulteriormente il flusso del ramo principale del “getto polare” in area atlantica, il quale comincerà ad ondularsi ulteriormente, generando varie “onde di Rossby” che dal Canada e dagli States si muoveranno molto lentamente in direzione dell’Europa, incentivando la formazione di nuovi promontori anticiclonici di blocco in pieno oceano (“blocking” dell’azzorriano), mentre sull’Europa occidentale continueranno ad affondare altre saccature, con masse d’aria fredde d’origine sub-polare marittima a seguito, pronte ad evolversi molto rapidamente in “CUT-OFF” a seguito della fase di “Stretching”. Al momento un ruolo molto importante è giocato dalla saccatura nord oceanica che dal Regno Unito si spinge verso la Francia e l’Italia settentrionale, schiacciando verso l’entroterra desertico algerino e libico il robusto promontorio anticiclonico sub-tropicale che nelle ultime 48 ore si era affacciato sulla nostra penisola, con massimi di geopotenziale piuttosto elevati fra Algeria e Libia occidentale. La compressione verso l’entroterra nord-africano di tale struttura anticiclonica, in parte attiva sulle regioni meridionali e su Sardegna e Sicilia, sta spingendo il ramo “derivato” del “getto polare” fino al cuore del bacino centro-occidentale del Mediterraneo, continuando ad alimentare il debole “CUT-OFF” semi-stazionario a sud delle coste turche meridionali.

La carta sinottica sullo scacchiere europeo
La carta sinottica sullo scacchiere europeo

Nel corso del weekend, la saccatura ora sulla Francia, grazie ad una pulsazione dinamica dell’anticiclone delle Azzorre, ben radicato con il proprio baricentro in pieno oceano, tenderà a spostarsi verso levante, spingendosi verso l’Italia centro-settentrionale e il Mediterraneo centrale, dove si assisterà ad un incremento della vorticità positiva che aumenterà l’instabilità, specie nei settori interni dell’Appennino. Su questi, già da domani, s’intensificherà l’attività “termoconvettiva”, che favorirà lo sviluppo di grossi nubi cumuliformi nelle ore centrali del giorno, capaci di dare la stura a brevi rovesci e temporali sparsi, più attivi in prossimità del versante adriatico, dove nel corso del pomeriggio non mancheranno gli sconfinamenti di piogge e locali rovesci fino alla fascia costiera di Romagna, Marche, Abruzzo e Molise. Al primo mattino precipitazioni più importanti, anche a sfogo di rovescio o temporale, potranno interessare anche l’est del Veneto ed il Friuli Venezia Giulia, per l’infiltrazione nei bassi strati di aria più umida e tiepida che risale dall’alto Adriatico. Nella giornata di domenica l’instabilità più vivace si concentrerà fra le regioni di nord-est, la fascia costiera adriatica e le aree più interne della dorsale appenninica centro-settentrionale, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, appena la saccatura si sarà ulteriormente spostata verso levante, sospingendo verso le nostre regioni correnti molto più fresche, dai quadranti nord-occidentali, che dalla valle del Rodano ed in parte pure dalle vallate alpine (su queste si attiveranno i venti di caduta da Nord), si spingeranno verso le regioni centrali e meridionali. Soprattutto lungo le regioni adriatiche i venti assumeranno una spiccata curvatura ciclonica che acuirà l’instabilità, favorendo lo sviluppo di una moderata attività convettiva fra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia/Romagna, Marche, aree interne di Toscana e Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia settentrionale e Basilicata. Lungo l’Adriatico centro-settentrionale, la divergenza fra le correnti meridionali in quota che risaliranno il bordo orientale della saccatura e quelle settentrionali che si intrufoleranno nei bassi strati, esalterà l’attività convettiva, agevolando lo sviluppo di locali “Cellule temporalesche” che potranno dare luogo a piogge e rovesci sparsi fra Venezia Giulia, Friuli, coste venete e Romagna. Sulle restanti regioni si apriranno maggiori rasserenamenti nel corso della giornata, specie lungo l’area tirrenica e sulle regioni di nord-ovest, dove si sentirà l’influenza dei secchi venti di caduta da Nord, dai declivi alpini, i quali contribuiranno ad inibire lo sviluppo di nubi e correnti ascensionali.

eurPREVISIONI

SABATO 11 MAGGIO 2013

Al mattino migliora su Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia, con nubi e precipitazioni relegate sui rilievi alpini e prealpini. Cieli parzialmente nuvolosi sulla Liguria e Toscana. Al primo mattino precipitazioni più importanti, anche a sfogo di rovescio o temporale, potranno interessare anche l’est del Veneto ed il Friuli Venezia Giulia, ma anche qui la situazione è destinata a migliorare dalla tarda mattinata, con una conseguente attenuazione dei fenomeni fra Friuli e Venezia Giulia. Cieli da poco nuvolosi a nuvolosi sulle regioni centrali, con una tendenza ad ulteriore incremento della nuvolosità dalla tarda mattinata nei settori interni dell’Appennino, fra Emilia, Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo, Molise e aree più interne del Lazio. Clima un po’ più soleggiato sulle regioni meridionali e sulle isole maggiori, dove però non mancheranno degli annuvolamenti sparsi, specie fra nord della Puglia, Molise e Campania.

Nel pomeriggio comincia a scoppiare l’attività “termoconvettiva”, sulle aree interne dell’Appennino centro-settentrionale, che favorirà la nascita di grossi nubi cumuliformi nelle ore centrali del giorno, capaci di dare la stura a brevi rovesci e temporali sparsi, più attivi in prossimità del versante adriatico, dove nel corso del pomeriggio non mancheranno gli sconfinamenti di piogge e locali rovesci fino alla pianura emiliana e alla fascia costiera di Romagna, Marche, Abruzzo e in forma più modesta anche sul Molise e nell’est della Basilicata. Qualche temporale nel pomeriggio prenderà vita anche sulle Alpi centro-orientali, sulla Carnia e sull’entroterra del Carso, con precipitazioni a sfogo di rovescio. Tali fenomeni, seppur sparsi, si attenueranno nel corso della serata successiva, lasciando spazio a maggiori tratti di sereno. Nubi sparse alternate a schiarite e rasserenamenti più o meno ampi si inframmezzeranno sulle aree di pianura del nord e del centro. Maggiori rasserenamenti saranno presenti solo fra Sardegna, Sicilia e Calabria, come nel Salento.

europeDOMENICA 12 MAGGIO 2013

Al mattino l’ingresso di più secchi venti di caduta dalle vallate alpine, da Nord e N-NE, aprirà ampie schiarite ad iniziare dalla Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia occidentale e Liguria. Una nuvolosità irregolare resisterà più ad est, fra Veneto, Emilia/Romagna e Friuli Venezia Giulia. Durante la mattinata le nubi cominceranno ad aumentare anche sulle regioni adriatiche, specie fra Marche e Abruzzo, con imponenti annuvolamenti cumuliformi in formazione sulle aree più interne dell’Appennino, dove prenderà vigore l’attività “termoconvettiva”. Maggiori spazi soleggiati sono previsti lungo le regioni tirreniche e quelle meridionali, con cieli pronti a spaziare dal poco nuvoloso al parzialmente nuvoloso o localmente nuvoloso. Qualche nube in più coprirà i cieli fra Toscana e Lazio. Giornata relativamente soleggiata anche sulle due isole maggiori, con qualche nube in più in arrivo sulla Sicilia tirrenica.

Nel pomeriggio l’instabilità si farà più marcata al centro-nord, favorendo lo sviluppo di una moderata attività convettiva fra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia/Romagna, Marche, aree interne di Toscana e Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia settentrionale e Basilicata, darà origine ad imponenti annuvolamenti cumuliformi pronti a scaricare piogge, rovesci e temporali a carattere sparso sull’intera dorsale appenninica, dai rilievi emiliani fino al Molise e alla Basilicata. Qualche rovescio bagnerà in serata pure le pianure del foggiano e barese. Fra il tardo pomeriggio e la serata l’instabilità si farà più marcata anche sulle regioni del medio-alto versante adriatico, tanto da favorire lo sviluppo di locali “Cellule temporalesche” che potranno dare luogo a piogge e rovesci sparsi fra Venezia Giulia, Friuli, coste venete e Romagna. Sulle restanti regioni si apriranno maggiori rasserenamenti nel corso della giornata, specie lungo l’area tirrenica e sulle regioni di nord-ovest, dove si sentirà l’influenza dei secchi venti di caduta da Nord (correnti favoniche dalle Alpi).

ReurmettTEMPERATURE

Sono previste in diminuzione a partire dalla giornata domenicale. Un aumento è atteso solo sulle regioni di nord-ovest per l’irrompere dei tiepidi venti favonici fra Piemonte e Lombardia.

VENTI

Continueranno a spirare con una componente fra il debole ed il moderato dai quadranti occidentali e nord-occidentali da domenica. Nella giornata di domenica locali rinforzi da NO sono previsti fra mar di Corsica e di Sardegna, mentre venti piuttosto sostenuti dai quadranti occidentali si incanaleranno all’interno delle Bocche di Bonifacio e fra Canale di Sardegna e di Sicilia.

MARI

Si presenteranno da poco mossi a mossi, fino a localmente molto mossi a largo il mar di Corsica, il mare di Sardegna ed il Canale di Sicilia.

TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA

Da lunedì si prefigura un più deciso miglioramento su tutto il centro-nord, con l’arrivo di ampi spazi soleggiati. L’instabilità sarà presente solo sulle regioni meridionali e lungo la dorsale appenninica, dove nelle ore pomeridiane si potranno generare dei rovesci e dei temporali isolati sui principali comprensori montuosi dell’Appennino meridionale. Da martedì sera però nuovi nubi cominceranno ad affacciarsi verso il nord-ovest, la Liguria e la Toscana, dispensando le prime precipitazioni, preludio al più consistente peggioramento che da mercoledì e giovedì aprirà le porte ad una fase piovosa per le regioni settentrionali.

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