Salute, il dermatologo: “con sole ‘mordi e fuggi’ è boom di eritemi e scottature”

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“Dopo almeno otto mesi lontani dai raggi, dopo i primi weekend al mare registriamo regolarmente un record di scottature ed eritemi solari. Gli italiani in fuga verso le spiaggia, infatti, spesso dimenticano la crema solare, o portano quella dell’anno passato che pero’ potrebbe essere scaduta. Questo e’ in effetti il periodo piu’ a rischio per le scottature”. Parola di Leonardo Celleno, dermatologo dell’Universita’ Cattolica e presidente Aideco, Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia, che spiega all’Adnkronos Salute: “In questo periodo le insidie non sono legate solo ai raggi: l’esposizione ambientale puo’ scatenare eritemi, fotodermatosi e malattie come la lucite estiva nei soggetti ‘allergici al sole'”. “Le persone cosi’ dopo qualche ora all’aperto si riempioni di papule ed eritemi pruriginosi nelle parti esposte ai raggi, e anche profumi e farmaci (come la pillola anticoncezionale), possono favorire la formazione di macchie sulla pelle”. La raccomandazione del dermatologo e’ dunque quella di “non dimenticare la crema solare, adottando unaprotezione elevata specie in questi primi giorni di tintarella”. Se al posto della spiaggia si opta per la campagna, “gli insetti e le piante possono ‘regalare’ punture e orticarie. Inoltre il sole insieme ad alcune piante puo’ scatenare quelle che noi chiamiamo fitofotodermatiti”. E non e’ tutto. “Gli ambulatori dermatologici in questi giorni – assicura Celleno – sono presi d’assalto da persone piene di ‘misteriose’ bollicine. In realta’ si tratta spesso di punture di insetti volanti, diversi dalle classiche zanzare, che si insinuano sotto gli abiti e pungono il malcapitato, senza che questo se ne accorga, almeno in un primo momento”. “E’ vero, il primo sole e’ il piu’ a rischio scottature, soprattutto per i bimbi la cui pelle e’ delicatissima. L’insidia di ustioni solari deve spingere i genitori a prestare la massima attenzione alla pelle dei figli, fin dalle prime esposizioni e anche sotto l’ombrellone – ammonisce Andrea Diociaiuti, dell’Unita’ Operativa di Dermatologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma – L’ideale sarebbe anche evitare di portare i bimbi al mare nelle ore piu’ calde, anche in primavera. Ma se non se ne puo’ fare a meno, e’ bene tutelarsi con abiti leggeri, cappellino, occhiali da sole e crema 50+ anche sotto l’ombrellone. Utilizzando sempre prodotti studiati per i bambini: solo cosi’ si puo’ minimizzare il rischio di reazioni e di problemi”. La pelle ha una sua memoria, e il ‘ricordo’ delle scottature da piccoli puo’ aprire la strada a problemi anche seri in eta’ adulta. “Dunque meglio non sottovalutare il primo sole, ma adottare tutte le cautele per proteggere la pelle bianchissima dei piccoli”, conclude.

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