Salute, sigaretta elettronica: boom tra i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni

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Sigaretta elettronica
Sigaretta elettronica

La sigaretta elettronica piace ai giovanissimi, tanto che gli ”svapatori” tra i 15 e i 24 anni sono il doppio dei fumatori tradizionali. E’ quanto emerge da una indagine Doxa elaborata dall’Istituto superiore di sanita’, secondo la quale in questa fascia di eta’ ”il 23,6% utilizza e-cig, l’11,6% fuma le classiche”. Non ci sono differenze tra maschi e femmine, ma, spiega Roberta Pacifici, dell’Osservatorio fumo Iss, l’eta’ media dei fumatori di ‘elettroniche’ ”e’ piu’ bassa di 9 anni” rispetto a chi fuma le ‘bionde’. Sono 500 mila gli italiani che usano regolarmente la sigaretta elettronica (e-cig). Mentre il 3,2% dei connazionali la utilizza occasionalmente. Ma soltanto il 10,6% di chi l’ha utilizzata ha effettivamente smesso di fumare le sigarette tradizionali. A scattare la fotografia l’indagine Doxa, i cui dati sono stati elaborati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con il ministero della Salute e l’Istituto Mario Negri e la Societa’ di Tabaccologia e presentati oggi a Roma in occasione della Giornata mondiale contro il fumo. Tra i consumatori di e-cig il 44,4% ha diminuito leggermente il numero delle sigarette tradizionali, il 22,9% ha diminuito drasticamente il numero e il 22,1% non ha modificato le abitudini tabagiche.

sigaretta elettronicaQuindi l’89,4% dei consumatori di e-cig sono ancora fumatori e infatti il 95,6% di essi utilizzano quelle con nicotina. Il 22,9% dei consumatori di e-cig la utilizza regolarmente da 4-6 mesi, il 40,8% da 2-3 mesi e il 36,3% da meno di un mese. Le ricariche vengono acquistate solitamente dal 78% dei consumatori nei rivenditori specializzati, dal 3,8% nelle farmacie, dal 12,8% dai tabaccai e dal 5,5% attraverso altri canali che verosimilmente comprendono internet e canali illegali. L’indagine ci fornisce anche informazioni sulle credenze relative alla e-cig. Il 66,4% dei fumatori di sigarette tradizionali ritiene che la e-cig si puo’ utilizzare anche dove non e’ consentito fumare, il 58% che fa meno male perche’ non vi e’ combustione di tabacco e il 46,7% la ritiene un buon mezzo per smettere di fumare. Nei primi mesi del 2013 oltre il 75% delle telefonate arrivate al Telefono Verde dell’Iss hanno riguardato quesiti relativi alla sigaretta elettronica. Le richieste prevalenti erano relative alla sicurezza e tossicita’, all’efficacia come strumento per smettere di fumare e alla normativa. “La nuova indagine sul fumo quest’anno e’ particolarmente significativa perche’ fotografa per la prima volta l’introduzione sul mercato di un prodotto che si pone alternativo alla sigaretta tradizionale. Si tratta – dice il presidente dell’Iss Fabrizio Oleari – di un fenomeno che, per la sua diffusione, testimoniata da questi dati, merita interesse anche dal punto di vista sanitario”.

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