Alluvioni in Germania, la situazione migliora ma è ancora attesa la piena dell’Elba. Il punto della situazione

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germaniaSta migliorando la situazione in Germania, che, come altri paesi dell’Europa centrale, lotta da 10 giorni contro inondazioni devastanti, anche se nel nord-est del paese permangono forti disagi e qualche preoccupazione. La situazione è infatti ancora instabile nei Laender della Sassonia Anhalt (nord-est) e dello Schleswig-Holstein (nord), dove il livello dell’Elba continua a crescere, mentre è in via di miglioramento nelle altre regioni colpite dall’alluvione. Circa 9mila soldati sono impegnati a rafforzare le dighe in Sassonia Anhalt, mentre lo Schleswig-Holstein rimane in allerta, in particolare a Lauenburg (nel nord, 40 chilometri a sud-est di Amburgo), dove domani è atteso il picco dell’Elba. La soglia d’allerta di 9.30 metri è già stata superata ed è arrivata a 9.56, ben cinque metri più del normale. I quartieri più vecchi della cittadina sono senza elettricità e circa 400 abitanti hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Le autorità hanno mantenuto lo stato d’emergenza anche a Magdeburgo, città medievale dove diverse migliaia di persone non hanno ancora potuto rientrare a casa. Ieri la cancelliera tedesca Angela merkel ha compiuto la sua terza visita sul posto e definito “impressionante” il lavoro fatto dai soccorsi. Il presidente tedesco, Joachim Gauck, ha invitato tutto il paese a essere solidale: “Chiedo veramente a tutti quelli che vivono lontano dalla catastrofe di riflettere e pensare: riguarda anche me”. Questa mattina il ministro dell’Economia Philipp Roesler ha annunciato la realizzazione di un fondo di aiuti alle vittime delle alluvioni, al quale contribuiranno in modo equo lo Stato federale e i Laender, come fu fatto per le inondazioni del 2002. Anche in Ungheria la situazione sta lentamente migliorando: il livello del Danubio continua a calare ed è passato dagli 8,81 metri delle 17 di ieri a 8,59 metri di questa mattina alle 7. Restano tuttavia in vigore le restrizioni al traffico a Budapest, decise una settimana fa, mentre il ponte Maria Valeria, che collega l’Ungheria alla Slovacchia a Esztergom (55 chilometri dalla capitale ungherese) è stato riaperto alla circolazione. In tutta l’Europa centrale, il bilancio delle vittime delle inondazioni è di 19 morti, tra cui cinque in Autria e 10 in Repubblica ceca, mentre sei persone risulano disperse.

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