“Andrea” inaugura la stagione degli uragani in Atlantico; in serata apporterà forti piogge sul nord della Florida, possibili inondazioni sulla città di Tampa

MeteoWeb

at201301_5dayCi siamo. La stagione degli uragani è ufficialmente partita anche sull’oceano Atlantico dopo lo sviluppo della prima depressione tropicale organizzata del 2013 sopra le calde acque superficiali del golfo del Messico. Il sistema tropicale, identificato nei giorni scorsi come l’area di disturbo “91 L” dai meteorologi statunitensi del NOAA, nel corso delle ultime 24 ore si è notevolmente approfondita e organizzata, con lo sviluppo di una estesa aree di forti temporali nel tratto di mare ad ovest della Florida che si sono evoluti in una più complessa circolazione depressionaria tropicale, subito battezzata con il nome di “Andrea”, il primo già inserito nel catalogo per la stagione degli uragani e delle tempeste tropicali dell’estate del 2013. Le ultime immagini satellitari mettono in evidenza il costante sviluppo di grossi “Clusters temporaleschi” sul lato orientale di questa giovane circolazione depressionaria, ormai sul procinto di venire promossa ufficialmente allo status di tempesta tropicale, con venti medi sostenuti sopra i 64 km/h e raffiche di picco ad oltre i 70-80 km/h attorno il profondo minimo barico al suolo, in continua diminuzione, a causa dell’intensificazione delle precipitazioni.

Ecco "Andrea" durante il momento della nascita ad ovest della Florida, nel golfo del Messico
Ecco “Andrea” durante il momento della nascita ad ovest della Florida, nel golfo del Messico

L’intensa attività convettiva, che si sta sviluppando lungo il margine est della giovane depressione tropicale, sta riuscendo a estendersi su un ampio areale, lungo i margini  di una circolazione di aria molto più secca che copre tutto il settore centro-occidentale del Golfo del Messico, fino ai medi e bassi strati della troposfera (come evidenziato dalle immagini del vapore acqueo). L’aria secca è pilotata da una modesta saccatura, che dal Canada centro-orientale si distende verso gli USA centrali, tentando di estendersi ulteriormente fino agli USA meridionali, richiamando lungo il suo margine meridionale moderate correnti occidentali in quota che acquistano dell’aria più secca dopo essere transitate sopra le aree desertiche dell’Arizona, il New Mexico e il Texas occidentale. Tale flusso di aria più secca in quota entro la serata odierna si buttera su tutto il settore settentrionale del golfo del Messico, penetrando lungo il lato occidentale di “Andrea” e rinvigorendo al contempo pure il “Wind Shear” in quota, che diverrà moderato tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio odierno. Ma questo afflusso di aria piuttosto secca nella media troposfera ed il progressivo rinforzo del “Wind Shear” in quota in quota non dovrebbero creare grossi problemi al giovane sistema tropicale, che presenta una gran vitalità proprio sul lato orientale, dove si è accesa una estesa fascia di attività convettiva, in continuo rinnovo, pronta a spingersi verso la Florida, dove nel pomeriggio è previsto l’arrivo di forti temporali e rovesci di pioggia, con elevati indici di rain/rate, capaci di creare persino degli allagamenti.

jun5_precipL’area maggiormente interessata dal passaggio di questo attivo fronte temporalesco, collegato alla depressione tropicale in fase di ulteriore approfondimento a tempesta tropicale, sarà quella compresa fra Cape Coral, l’area attorno la città di Tampa e la regione di Spring Hill, dove sopraggiungeranno i “Clusters temporaleschi” più maturi e attivi che daranno la stura ad intense e diffuse precipitazione, a sfogo di rovescio o temporale, pronte a diffondersi su un ampio areale, fino a Cross City e Keaton Beach e Perry. Su queste località, nel corso della serata, allorquando “Andrea” si avvicinerà alle coste della Florida settentrionale, si farà davvero marcato il rischio di allagamenti o locali “flash floods”, maggiormente probabili fra la prossima notte e la giornata di domani, tra l’area attorno Tampa e Spring Hill, dove si verificheranno autentici nubifragi e violenti temporali, accompagnati da attività elettrica consistenti e forti raffiche di vento, dapprima da SE e S-SE, in successiva rotazione a S-SO e SO, con folate superiori ai 60 km/h. In queste ore di allerta meteo le autorità di Tampa stanno chiedendo ai residenti di controllare lo stato dei tombini, per assicurarsi che essi siano liberi da foglie e rifiuti.

2013060512H012_MX00_SFCL’intensa ventilazione da SO e O-SO attiva lungo il settore meridionale di “Andrea” solleverà anche un moto ondoso degno di nota, con onde di “mare vivo” che supereranno i 2.5-3.0 metri, dirette verso l’intero litorale della Florida occidentale, dove andranno ad abbattersi le ondate che potranno anche creare le condizioni ideali a locali inondazioni costiere. In particolare nel tratto fra Sarasota e Cedar Key , dove con molta probabilità s’infrageranno le onde con i massimi “Run Up”, sopra i 3.0 metri, e quindi capaci di produrre locali inondazioni nei punti più bassi e meno protetti dai frangenti in risalita da SO e O-SO. Subito dopo aver effettuato il “landfall” nei pressi di Keaton Beach, la tempesta tropicale subito indebolita a semplice depressione tropicale, verrà prontamente agganciata dal bordo sud-orientale della saccatura che si proietterà verso il sud degli USA, muovendosi verso nord-est, per proseguire in direzione del sud della Georgia e il South Carolina. Durante il passaggio sopra la terraferma, fra Georgia e South Carolina, il sistema perderà gradualmente le sue iniziali caratteristiche tropicali “barotropiche”, tramutandosi rapidamente in un sistema di bassa pressione di tipo extratropicale, ancor prima di raggiungere l’East Coast. Anche se si trasformerà in una depressione dalle caratteristiche extratropicali “Andrea” manterrà ancora in parte quelle energie sufficienti per apportare piogge davvero pesanti e forti rovesci al traverso della North Carolina e delle coste della Virginia nel corso del prossimo weekend.

Condividi