Eccezionale ondata di calore in Alaska; sfondati i +36°C, ora si teme per le inondazioni prodotte dal disgelo sui monti

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plot007_f18Una eccezionale ondata di calore in questi giorni sta interessando il territorio dell’Alaska, facendo schizzare i termometri oltre la soglia dei +32°C +34°C, con picchi oltre i +35°C +36°C all’ombra.  Valori di tutto rispetto che in qualche caso hanno stabilito i nuovi record di caldo assoluti della storia climatica dell’Alaska. In molte località, sia nelle basse vallate che sui rilievi più elevati, le temperature sono salite in maniera molto brusca, sfondando la fatidica soglia dei +30°C. Tutto per colpa di una bolla d’aria piuttosto calda continentalizzata in quota, con isoterme prossime ai +18°C +20°C a 850 hpa, che dai territori dello Yukon, nel nord-ovest del Canada, si è spinta in modo retrogrado verso l’Alaska centro-occidentale, tramite l’attivazione di una moderata ventilazione dai quadranti orientali messa in moto da una modesta depressione extratropicale, posizionata con il suo minimo barico al suolo nel tratto di mare poco a sud della catena delle Aleutine. Una configurazione quasi perfetta che associata all’effetto favonico (notevole “compressione adiabatica” indotta dai rilievi al flusso da Est e E-NE) ha prodotto dalle imponenti catene montuose che dominano l’Alaska centrale alla già calda ventilazione orientale ha dato i natali a questa forte ondata di calore. Difatti, dopo aver oltrepassato i monti della Catena dell’Alaska e i Kuskokwim la massa d’aria calda, scivolando lungo il versante sottovento, per “compressione adiabatica” (abbassandosi di quota aumenta la pressione), si è compressa, raggiungendo le vallate e le pianure sottostanti come un vento piuttosto caldo e secco che ha determinato il repentino rialzo dei valori termici.

La mappa eleborata dal Polar Meteorology Group evidenzia la bolla d'aria calda che ieri copriva i territori dell'Alaska, dove i termometri sono schizzati oltre la soglia dei +36°C
La mappa eleborata dal Polar Meteorology Group evidenzia la bolla d’aria calda che ieri copriva i territori dell’Alaska, dove i termometri sono schizzati oltre la soglia dei +36°C all’ombra

Quella di ieri è stata una giornata veramente campale per vaste aree dell’Alaska, che hanno dovuto sopportare valori di +20°C +22°C ad oltre 1500-1600 metri di altezza, e punte prossime ai +30°C a 600-700 metri. Su tutti spicca l’incredibile dato registrato a Bentalit Lodge, dove è stata misurata una temperatura massima di ben +36.7°C all’ombra. Si tratta di una delle temperature massime più alte mai registrate in Alaska. Questa sorprendente massima di +36.7°C è stata raggiunta grazie al particolare posizionamento di Bentalit Lodge, fra le montagne,  che avrebbe assicurato un effetto favonico alle calde correnti provenienti dai quadranti orientali, contribuendo a surriscaldarle ulteriormente. Con questa massima Bentalit Lodge eguaglierebbe il record assoluto di caldo registrato nello stato di Richardson, nell’ormai lontano 15 Giugno 1969. Oltre al considerevole dato di Bentalit Lodge vanno segnalati anche i +35.6°C registrati a Talkeetna, i +34.4°C di Mc Grath, i +33.9°C di Skwentna e i +32.2°C di Valdez (località famosa per le sua nevosità invernale) e Cordoba. In tutti questi casi sarebbero stati battuti i precedenti record assoluti di caldo. Davvero eccezionale anche il dato della temperatura massima di Glen Alps, a circa 700 metri sopra il livello del mare, di ben +28.9°C all’ombra. Ecco l’elenco completo di tutti i record assoluti di caldo bruciati in questa incredibile ondata di calore che ha colpito lo stato dell’Alaska, elencati in ordine numerico:

1)        Bentalit Lodge  (Alaska,USA); max. +36.7°C

2)        Talkeetna (Alaska,USA); max. +35.6°C

3)        Mc Grath (Alaska,USA); max. +34.4°C

4)        Skwentna (Alaska,USA); max. +33.9°C

5)        Cordova (Alaska,USA); max. +32.2°C

6)        Port Alsworth (Alaska,USA); max. +32.2°C

7)        Puntilla (Alaska,USA); max. +32.2°C

8)        Valdez (Alaska,USA); max. +32.2°C

9)        Glen Alps (Alaska,USA;); max. +28.9°C

Laghi e fiumi dell'Alaska presi d'assalto dai residenti per trovare un pò di refrigerio all'insopportabile calura
Laghi e fiumi dell’Alaska presi d’assalto dai residenti per trovare un pò di refrigerio all’insopportabile calura

Queste temperature cosi insolitamente elevate hanno fatto sollevare di botto la linea dello zero termico al di sopra dei 4000 metri, con impatto veramente devastante sui nevai che coprono abbondantemente i principali rilievi dell’Alaska. Già sopra i 2000 metri le ultime tracce di neve sono state completamente mangiate da questa brutale ondata di calore. Ora la rapida fusione del manto nevoso presente sui rilievi più elevati rischia di far gonfiare in modo repentino la portata dei corsi d’acqua e dei fiumi che attraversano le zone centrali e meridionali dell’Alaska, determinando vasti allagamenti ed insidiose inondazioni. Molte cittadine e località situate nei fondovalle potrebbero subire pesanti allagamenti nei prossimi giorni, a causa del rapido disgelo delle enormi masse nevose presenti sui monti. In alcuni casi il rischio di possibili tracimazioni appare alquanto elevato. A fronte di una simile minaccia il National Weather Service di Anchorage ha emesso una allerta per possibili inondazioni, con particolare riferimento per le zone interessate dal passaggio del fiume Yentna e l’area attorno il lago Creek, che rischia di esondare, visto il continuo apporto di acqua dai bacini fluviali. L’allerta resterà in vigore fino alla giornata di domani, prima di un abbassamento delle temperature atteso per il weekend, che dovrebbe ristabilizzare la portata di fiumi e laghi. Intanto, a causa delle elevate temperature di questi giorni, laghi e fiumi sono stati presi d’assalto da residenti e turisti, per cercare un pò di refrigerio all’insolita calura. C’è chi si è tuffato nelle fredde acque dei laghi, per proteggersi dal sole cocente e dalle temperature insolitamente alte per queste latitudini. Fortunatamente il picco di questa anomala ondata di calore andrà a dissiparsi fra oggi e domani, tanto che le temperature cominceranno a scendere, riportandosi su valori un pò più consoni per il periodo, pur rimanendo al di sopra delle medie stagionali.

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