Frutta fresca, verdura e pesce crudi, ma anche un drink ghiacciato. Sono le insidie da evitare per chi ha in programma un viaggio esotico e non vuole finire a letto colpito da un virus intestinale, forme diarroiche e febbrili, fino al vero e proprio avvelenamento da cibo. A mettere in guardia da questi pericoli e fare il punto per l’Adnkronos Salute sulle malattie dei viaggiatori e’ Walter Pasini, presidente della Societa’ italiana di medicina del turismo. “L’80% di queste patologie e’ dovuto a forme batteriche – spiega – Quindi chi sta progettando trasferte in mete a rischio da un punto di vista igienico, oltre al vaccino contro epatite A, colera e tifo, e’ bene che metta in valigia anche farmaci anti-diarrea”. “Il vaccino contro il colera e’ utile e protegge anche dall’E. coli enterotossica – raccomanda l’esperto – una causa frequente della diarrea del viaggiatore. Occhio quindi a cio’ che si mangia e si beve. Questo vuol dire curare l’igiene delle mani, mangiare cibi ben cotti, evitando verdura cruda e frutta fresca che non puo’ essere sbucciata al momento. Accertarsi sempre – suggerisce – che l’acqua sia potabile e nel dubbio bere da bottiglie confezionate, evitando assolutamente il ghiaccio. Senza distrarsi neanche al momento dell’aperitivo”. Molto importante, poi, contrastare le malattie trasmesse dalle punture d’insetti “come la malaria, la febbre gialla, la Dengue, la Chikungunya e il virus del Nilo occidentale – sottolinea Pasini, autore del volume ‘Viaggi e salute nei 5 continenti – edizione 2013′ – quindi e’ necessario proteggersi dalle punture: evitando profumi, uscite al crepuscolo e all’alba e, nelle situazioni piu’ estreme, usando le zanzariere sopra il letto e i repellenti sulle parti scoperte”.