
Credit: NASA, ESA, J.-Y. Li (Planetary Science Institute), and the Hubble Comet ISON Imaging Science Team
Se ne parla da tempo. La cometa Ison, secondo gli scienziati, potrebbe divenire uno degli eventi astronomici più interessanti del secolo. Nello scorso mese di Ottobre le stime del Jet Propulsion laboratory della NASA, parlavano di una potenziale magnitudine di -11.6, che equivale alla luminosità che osserviamo nella Luna piena. La sua brillantezza permetterebbe in tal caso di proiettare ombre nella notte e di essere osservata addirittura in pieno giorno. In realtà le cose non sembrano andare come da previsioni. Secondo il cacciatore di comete John Bortle, la cometa non sta evolvendo come previsto. Ison ristagna alla magnitudine 16 da qualche mese e dopo una prima sublimazione dei materiali ghiacciati e polverosi di cui è composta, come il monossido di carbonio o l’anidride carbonica, si è assistito ad un’inversione di tendenza. Cosa sta accadendo quindi alla cometa? Gli scienziati hanno ipotizzato che la causa potrebbe provenire da un sottile strato superficiale di materiale ghiacciato meno attivo, il quale per sublimare necessita di temperature più elevate. Una teoria probabile a causa del fatto che l’astro chiomato, proveniente dalla gelida nube di Oort, è al suo primo viaggio nel sistema solare interno. Perché il ghiaccio d’acqua inizi a vaporizzare è necessario, quindi, che la cometa raggiunga una distanza dal Sole pari a circa 3 volte quella che separa la Terra dalla nostra stella. Tuttavia, le comete sono astri molto imprevedibili, per cui gli esperti non sono ancora in grado di dire realmente cosa potrebbe accadere al passaggio radente con il Sole. Una stima leggermente più accurata si potrà già avere tra l’8 Luglio e il 12 Agosto 2013, quando la cometa sfreccerà ad una distanza compresa tra 370 e 450 milioni di chilometri dal Sole. Ison attualmente sta viaggiando ad una velocità di 80.000 Km/h ed è ad una distanza di poco più di 500 milioni di chilometri. Il prossimo 14-15 Ottobre la cometa sarà visibile nella costellazione del Leone, per poi scivolare lungo la Vergine. Tra 179 giorni sarà al perielio, a 1,3 milioni di chilometri dalla nostra stella. Sarà il momento della verità.