Estate tutt’altro che rilassante per i genitori. E’ in questi mesi che si concentrano, infatti, i rischi per i bambini: traumi, fratture, scottature solari e colpi di sole, congestioni, infezioni alimentari. Oltre il 70% dei guai di tipo fisico e di salute accadono proprio durante i mesi estivi, complice la maggiore distrazione e la possibilita’ di scatenarsi piu’ a lungo con giochi. In questo periodo, infatti, i ragazzi con meno di 12 anni trascorrono almeno quattro ore e mezzo all’aria aperta. Lo ricorda Giuseppe Mele, pediatra e coordinatore del simposio ‘Cross-border care for children in Europe’ che si svolge al Congresso internazionale Europediatrics, in chiusura oggi a Glasgow. L’esperto propone alcuni consigli ‘salva-estate’ai genitori alle prese con la gestione dei figli alla chiusura delle scuole. Attenzione quindi soprattutto agli eccessi e alla stanchezza, avverte l’esperto. E’ verso la fine della giornata che la distrazione e’ in agguato. “Va benissimo che i genitori invoglino i ragazzi a giocare una partita a calcio o a tennis, giusto per fare due esempi, e va altrettanto bene che i bambini inizino d’estate ad appassionarsi ad una attivita’ sportiva magari con un corso. Ma e’ bene non esagerare. Ogni attivita’ va proporzionata al tempo e alla ‘fisicita” del bambino”. Anche il sole nasconde pericolose insidie. E’ stato calcolato che l’80 % della esposizione solare nella vita avviene nei primi 20 anni di vita, e questo spiega perche’ dobbiamo essere attenti a ridurla il piu’ possibile nei bambini. Oltre a evitare l’esposizione nelle ore di maggiore irraggiamento (tra le 11 e le 16), e’ fondamentale un costante e corretto utilizzo delle creme solari ad alta protezione o schermo totale, spalmate almeno 30 minuti prima dell’esposizione e ogni due ore. Consigliabile sempre anche l’ombrellone e un cappellino per evitare le insolazioni. “Se la giornata e’ molto umida e il bambino mostra sintomi come sudorazione profusa, pallore, pupille dilatate, una maggior frequenza del respiro, brividi, anche rialzo febbrile, fino alla perdita della coscienza, allora vi trovate davanti a un colpo di calore”, spiega Mele. “L’umidita’ gioca un ruolo importante perche’ la difficolta’ di traspirazione crea un rialzo della temperatura interna. Non bisogna comunque allarmarsi troppo: il colpo di calore – sottolinea il medico. e’ un disturbo di solito benigno. Se c’e’ perdita di coscienza e’ comunque temporanea, breve. Bisogna rinfrescare il bambino, abbassare la temperatura corporea, quindi metterlo in luogo aerato, alzargli le gambe rispetto al corpo, massaggiandolo. Mettere panni freschi sul corpo, e poi, quando si riprende, farlo bere molto: preferire delle bevande zuccherate che ristabiliscono velocemente i parametri di normalita’. Non e’ necessario precipitarsi dal medico, se vediamo che il bambino si riprende senza problemi”. Le punture d’insetti, invece, possono essere molto pericolose, soprattutto sui piu’ piccoli (ponfi e infezioni sono all’ordine del giorno e tra le principali cause di ‘intasamento’ dei pronto soccorso pediatrici). Per evitare problemi non uscire con un bimbo piccolo dopo il tramonto o all’alba, periodo in cui di solito le zanzare pungono maggiormente. Utilizzare repellenti, ma senza esagerare, sia sulla pelle che su tende e abiti. Attenzione a vespe e api, i bambini spesso mettono le mani a terra e li sono i rischi maggiori. Durante le passeggiate nei prati e nei campi attenzione anche alle zecche: possono portare malattie molto gravi. Controllare periodicamente il proprio corpo per potere individuare eventuali morsi. “Nel caso di puntura – indica Mele- e’ importante mantenersi lucidi e osservare bene il bambino nella mezz’ora successiva. Fare attenzione alla respirazione. Se diventa difficoltosa dare subito il cortisone e portate il bambino al pronto soccorso. Le sostanze istaminiche che vengono prodotte in seguito al contatto con la sostanza scatenante danno infatti luogo a uno spasmo della muscolatura liscia, deputata alla respirazione, che puo’ portare al soffocamento. Ma si si tratta di un’eventualita’ piuttosto rara”. Attenzione alle bibite ghiacciate, possono essere molto pericolose per le congestioni. Cosi’ come e’ rischiosa la difficolta’ dei genitori a ‘gestire’ l’istinto dei piu’ piccoli a gettarsi in mare o in piscina subito dopo colazione o dopo pranzo. E’ necessario essere fermi e aspettare due ore se il pasto e’ stato leggero, tre per un pasto abbondante. In generale meglio non costringere i nostri bambini ad uno stile di vita da adulti. Semmai e’ bene costringere gli adulti ad adottare uno stile di vita da bambini. Per esempio costringere bimbi piccoli a seguire i genitori la sera tardi al ristorante e’ un errore spesso sottovalutato. I bambini la sera devono poter riposare: loro hanno giocato tutto il giorno, mentre magari i genitori hanno dormicchiato in spiaggia. L’estate, poi, non deve significare ‘anarchia alimentare’, le buone abitudini devono essere un imperativo cosi’ come i limiti all’utilizzo degli strumenti elettronici (palmari, tablet e computer): la sedentarieta’ abituale dei nostri bambini va limitata a pochi minuti al giorno. Infine prima di qualsiasi viaggio e’ sempre bene attrezzarsi con una ‘farmacia dai da te’, contente termometro, cerotti, garze sterili, salviettine disinfettanti, repellenti cutanei contro gli insetti e farmaci contro le loro punture, pomata o gel per le contusioni.
Salute, il monito dei pediatri: “attenti alle vacanze, per i bambini il 70% dei guai fisici arriva d’estate”
