Un nuovo studio, è riuscito a spiegare l’insolita geologia della Colombia grazie a un’analisi della collisione tra placche tettoniche al largo della regione.
La Colombia è situata nella giunzione di tre piccole placche: quella dei Caraibi a nord, di Panama a ovest e di Nazca a sud-ovest. A loro volta circondano l’angolo a nord-ovest della gigantesca placca del Sud America.
Sia la placca dei Caraibi che quella di Nazca si incontrano con quella del Sud America come margini convergenti o di subduzione, scorrendo al di sotto della placca continentale. Ma la placca di Panama, che porta con sé una grande quantità di vulcani, colpisce la Colombia come in una collisione a impatto laterale, secondo un recente studio pubblicato nell’edizione di giugno 2013 del Bulletin of the Seismological Society of America.
“La placca di Panama causa una deformazione interna della Colombia centrale e settentrionale (ha infatti dato vita a numerose faglie a forma di V),” sostiene il co-autore Paul Mann, geologo alla University of Houston, “l’ammasso di vulcani, rifiuta di scorrere al di sotto della zona di subduzione tra la placca di Panama e e quella del Sud America. La crosta spessa della placca di Panama è meno flessibile.“
Poiché la crosta è bloccata, la placca di Panama si sta spezzando. Questa rottura nella crosta oceanica, che i ricercatori chiamano Caldas tear (la “crepa” di Caldas), può essere individuata nelle onde sismiche, le quali cambiano velocità mentre viaggiano attraverso il materiale più caldo o più freddo al di sotto della superficie.
La “crepa” è lunga circa 240 km e orientata da est a ovest, lungo il bordo delle placche di Panama e Nazca. I ricercatori pensano che ciò produca un pattern inusuale di terremoti chiamato Bucamaranga nest , un’area di intensa attività sismica situata a 140 km di profondità.