”Se dobbiamo dire le cose come stanno proprio no”. Per il capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli la regione Friuli Venezia Giulia non ha paragoni, e come in questa regione ”non ci sono eccellenze cosi”’. Lo ha detto a Palmanova (Udine) il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, a margine dei lavori della Commissione nazionale. ”Nella migliore delle ipotesi – ha aggiunto Gabrielli – abbiamo una Protezione Civile a quattro velocita’: c’e’ il Friuli Venezia Giulia, ci sono regioni ben attrezzare, altre in po’ meno e infine altre che sono molto indietro”. Per Gabrielli ”il Friuli e’ un territorio nel quale si e’ riusciti a fare da un evento tragico come quello del ’76 un’occasione per ristrutturarsi e darsi delle risposte. Questo territorio – ha spiegato – al di la’ dell’alternarsi delle maggioranze e e dei colori politici, ha avuto la sensibilita’ e l’intelligenza di non smantellare l’efficiente sistema di protezione civile”. ”Non ci dimentichiamo pero’ che questa e’ anche una regione a statuto speciale speciale e quindi ha strumenti che altre regioni non hanno”. Peer Gabrielli pero’ ”non bisogna mai fare in questo senso l’errore di esportare modelli, perche’ ci sono territorio che hanno tradizioni, culture e strumenti normativi che altri non hanno e che quindi rendono le cose che attendono alla protezione civile diverse. E’ ovvio che io sogno – ha concluso – che il nostro paese possa avere nel suo complesso, dalla Vetta d’Italia a Lampedusa gli standard di questa regione”.