”La scelta e’ stata anche simbolica, una sede moderna in cui si puo’ lavorare bene, situata nel centro storico”. Cosi’ il presidente dell’Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Stefano Gresta, alla presentazione della nuova struttura dell’ente nel cuore dell’Aquila, in via dell’Arcivescovado, dietro piazza Duomo, a pochi passi dalla cattedrale di San Massimo e dalla Curia distrutte dal sisma del 6 aprile 2009. Un’inaugurazione conclusasi proprio poco prima della scossa di terremoto con epicentro in Lunigiana che, alle 12:33, ha fatto tremare il nord Italia. ”Vogliamo contribuire, nel nostro piccolo, alla rinascita del centro storico dell’Aquila – ha detto Gresta -. Stiamo effettuando studi sulle faglie per una migliore conoscenza delle sorgenti che generano terremoti in Abruzzo, studi di microzonazione per vedere come gli effetti locali del terreno sotto le fondazioni delle case possano amplificare e provocare danni significativamente diversi anche a poche decine di metri fra un punto e l’altro. Ricordiamo che qui avevamo, comunque, il nostro nucleo storico di ricercatori che si occupa di indagini”. Gresta ha evidenziato che ”il progetto e’ stato attivato da un anno anche nel reclutamento delle persone e dei giovani che si occupano dei temi di questo progetto. Abbiamo voluto garantire la loro presenza qui all’Aquila. Non ricercatori che in altre sedi si occupassero dei temi dell’Abruzzo – ha concluso -, ma che fossero presenti qui sul territorio”.