Terremoto: 28 sfollati in Emilia Romagna, nel reggiano

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terremoto_crepeSono 28 in tutto le persone sfollate in Emilia Romagna, dopo le scosse dei giorni scorsi che hanno avuto epicentro in Lunigiana. Si trovano tutte in provincia di Reggio Emilia. Nello specifico, si tratta di 10 anziani che sono stati evacuati da una casa protetta di Busana e ospitati in un appartamento della Croce Verde, piu’ altre 18 persone appartenenti a 12 nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare un condominio a Castelnovo Ne’ Monti, dichiarato per il momento inagibile. Questi ultimi hanno trovato tutti una sistemazione autonoma a casa di parenti e amici. “Circa 7 le chiese tra il reggiano e l’Appennino modenese – ha spiegato all’Adnkronos il direttore dell’Agenzia di Protezione civile dell’Emilia Romagna Maurizio Mainetti – che sono chiuse in via cautelativa, perche’ hanno subito aggravamenti dei danni riportati in seguito al sisma del 23 dicembre 2008”. “Al momento sono in corso ulteriori sopralluoghi tecnici da parte delle nostre squadre, sia sugli edifici di culto – ha aggiunto Mainetti – sia su alcune abitazioni in seguito alle richieste giunte da privati cittadini”. E’ parzialmente inagibile anche un plesso scolastico a Collagna, sempre nel reggiano. Sono state, invece, riaperte le strade del centro storico di Castelnovo Ne’ Monti che erano state chiuse, in via precauzionale, subito dopo le scosse.  A Modena citta’, sono stati 142 i sopralluoghi effettuati dai tecnici del Comune, subito dopo l’evento del 21 giugno. Gli edifici che ospitano scuole, uffici pubblici e strutture sociali sono risultati tutti agibili. Le uniche inagibilita’ riguardano gli edifici monumentali che cosi’ erano classificati gia’ dopo il terremoto di maggio 2012. Dai primi controlli sono stati riscontrati “lievi ma diffusi incrementi delle lesioni, che richiedono alcuni approfondimenti” ha spiegato il sindaco Giorgio Pighi in aula di consiglio. Ulteriori approfondimenti verranno svolti anche su altri edifici e sui cimiteri frazionali, chiusi al pubblico per cautela nei giorni scorsi ma senza impedire la celebrazione dei funerali programmati. Nel dettaglio, i controlli gia’ eseguiti hanno riguardato 6 uffici pubblici, 21 strutture sociali, 65 asili nido e scuole d’infanzia, 21 scuole tra elementari e medie, 13 cimiteri frazionali e 8 edifici monumentali.

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