Il comune di Termoli chiederà lo stato di calamità naturale per il maltempo che, ieri pomeriggio, ha spazzato la costa con venti a 158 chilometri orari. I vigili del fuoco e gli uffici tecnici dei comuni costieri molisani sono al lavoro liberare i sotterranei dall’acqua, rimuovere alberi, coperture, tabelloni pubblicitari abbattuti e riparare tratti di fogne scoppiati. Intanto, monta la polemica sul mancato allarme. “Deve dimettersi chi ha omesso di comunicare lo stato d’allerta“, sottolinea Pietro D’Andrea, presidente della Federazione dei balneatori. “Oltre ai danni ingenti subiti dagli stabilimenti – aggiunge – bisogna fare chiarezza su un evento che, se fosse accaduto di domenica, avrebbe avuto risvolti drammatici. I bagnanti hanno vissuto attimi di terrore tra il diluvio, le sdraio e gli ombrelloni che volavano da parte all’altra della spiaggia. Tutto e’ avvenuto in pochi minuti, ma chi controlla il meteo avrebbe dovuto dare l’allarme“.