Ridurre allo stretto necessario il numero di esami a tomografia computerizzata per i bambini potrebbe abbassare il rischio di morte per cancro correlato all’esposizione ai raggi X del 62 per cento. Lo dimostra una nuova ricerca condotta da Diana Miglioretti dell’Universita’ della California. Lo studio evidenzia che le circa quattro milioni di scansioni degli organi effettuate ogni anno sui bimbi negli States potrebbero causare 4.879 tumori futuri. Diminuire del 25 per cento le dosi di radiazioni aiuterebbe a prevenire 2.090 di questi tumori. Eliminando, invece, del tutto il ricorso a questa tipologia di esame nei casi non necessari porterebbe a scongiurare 3.020 casi di cancro su 4.870, un calo del 62 per cento. “La tac comporta danni potenziali sui bambini – ha spiegato la Miglioretti – e’ importante quindi ridurne l’impatto in due modi. Il primo e’ ricorrere all’esame solo quando e’ medicalmente necessario, il secondo e’ valutare appropriatamente le dosi di radiazioni per i bambini”. L’indagine e’ stata pubblicata su ‘Jama Pediatrics’.
Tumori, esperti Usa: “ridurre le tac sui bambini”
