“Nella mia esperienza di ufologo, sono mi passate davanti agli occhi oramai migliaia di immagini di ufo e mi riferisco solo alla quantità pervenuta presso il C.UFO.M., alias Centro Ufologico Mediterraneo che presiedo. Questa foto del disco volante, perché tale appare, scattata approssimativamente sulla verticale del granaio di Edgemoor, indubbiamente riveste una certa importanza. Il mio rammarico è che la foto scattata da Ellen Henry ricercatrice che lavora presso il centro Santee Historical Societ e postata sul sito di tale gruppo, non include i dati exif i quali sono quegli elementi che ci forniscono le proprietà della fotografia e che ci potevano rivelare tanti particolari tra i quali la verosimile autenticità della foto. Ammesso che la foto sia autentica, il disco volante credo che non fosse vicino all’obbiettivo e magari essere stato confuso con un insetto. In pratica non abbiamo il cosiddetto effetto blurfo che tanti equivoci ha determinato in molti avvistamenti. Troppo precisa la forma, troppo, per così dire, “artificiale”. L’edificio che si vede a destra della foto è piuttosto a fuoco, nel mentre il disco volante appare un poco sfuocato così come l’albero che si vede proprio al centro della fotografia. E’ inevitabile, perché le foto degli ovni (oggetti volanti non identificati) mostrano sempre tale particolarità eccetto rari casi. Giocano diversi fattori. In primo luogo, il movimento dell’oggetto per il quale occorreva regolare il tempo di esposizione della fotocamera, cosa che non poteva essere in quanto l’ufo, come spesso accade anche per gli avvistamenti mandati anche al C.UFO.M., è stato visto solo in un secondo momento in foto. Inoltre i dischi volanti sono avvolti da intensi campi elettromagnetici che pure giocano il loro ruolo sulla qualità delle immagini. Aggiungiamoci l’inevitabile movimento della mano del “fotografo” (a meno che non fotografasse con un treppiede) che in rapporto alla distanza del soggetto fotografato si amplifica,. Perché l’ovni non è stato visto dalla ricercatrice? Potrebbe essere stata distratta oppure semplicemente non era possibile percepire l’oggetto ad occhio nudo perché in una banda di frequenza impercettibile all’occhio umano. Ulteriore ipotesi è che l’ufo è apparso solo per un tempo inferiore a tre decimi di secondo, che costituisce il limite oltre il quale la nostra vista non riesce a percepire un soggetto: insomma un limite fisiologico. Nella parte in alto verso il centro, il disco volante sembra avere un riflesso o una luce propria. Rassomiglia ad un ufo fotografato a Vallo della Lucani, caso recentemente indagato dal Centro Ufologico Mediterraneo è che è possibile vedere sul sito ufficiale www.centroufologicomediterraneo.it e sul canale youtube “CUFOMCHANNEL”. In conclusione non posso affermare che il caso sia autentico in mancanza di altri indispensabili elementi e che non bisogna confondere gli ufo con il paranormale così come tendono a fare in certi ambienti, anche se tra i due fenomeni alcune volte c’è una sovrapposizione. Però, questo caso ufo meritava sicuramente un commento”: lo ha affermato il dott. Angelo Carannante – Presidente C.UFO.M., CENTRO UFOLOGICO MEDITERRANEO.