Cambiamento climatico, il gas metano causerà una nuova crisi economica!

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article-2377547-00E2A95E00000578-296_634x419Il mondo dovrà fronteggiare un’altra crisi economica provocata stavolta dal gas metano che viene rilasciato a causa della diminuzione del livello del mare Artico, sostengono i ricercatori.
Questa immensa quantità di metano è immagazzinata nella regione situata accanto al Mare della Siberia orientale, e se venisse rilasciata improvvisamente nell’atmosfera potrebbe generare una variazione climatica causando fenomeni estremi, inondazioni e siccità.

La ricerca è guidata da Gail Whiteman della Erasmus UniversityChris Hope, della University of Cambridge, e Peter Wadhams, professore di chimica oceanica alla University of Cambridge.
I ricercatori hanno calcolato – usando un programma detto PAGE09 – che lo scioglimento potrebbe rilasciare 50 gigatonnellate di metano nell’aria.

article-2377547-067C29300000044D-26_634x418Si tratta della prima volta in cui è stata calcolato l’impatto economico potenziale del metano del Mare della Siberia orientale che verrebbe rilasciato come risultato dello scioglimento del ghiaccio.

Usando un modello matematico economico, gli scienziati di Cambridge e Rotterdam hanno scoperto che se il livello del mare Artico dovesse continuare a diminuire alla stessa velocità, ciò potrebbe produrre abbastanza metano da causare un cambiamento climatico globale con danni che si aggirerebbero intorno ai 40 trilioni di sterline – all’incirca paragonabile alla crisi economica mondiale del 2012.
Se venissero inclusi altri fattori, come l’acidificazione dell’oceano, il costo non farebbe che aumentare.
Circa l’80% dei costi verrebbe sostenuto dai paesi in via di sviluppo, i quali tendono ad essere più soggetti a fenomeni estremi, inondazioni e siccità.
Sebbene la porzione studiata costituisca solo una piccola parte del vasto giacimento di metano nell’Artico, gli scienziati credono che il rilascio di anche solo una piccola parte di queste riserve potrebbe innescare un cambiamento climatico catastrofico.
L’impatto globale del riscaldamento dell’Artico è una bomba ad orologeria economica,” afferma Whiteman.

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