Luglio: clima, vacanze e telelavoro…

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Estate 2003Luglio, il mese più atteso da tutti gli italiani, perché ….. si va in vacanza! Mare o montagna, il divertimento è assicurato o, almeno un po’ di svago e un po’ di riposo dal nostro lavoro quotidiano. Ma se il lavoro deve continuare ad ogni costo, come è possibile andare in vacanza?

Dobbiamo scegliere se soffrire in città o andare in vacanza assieme alla famiglia? Da qualche anno si stanno studiando una serie di possibilità per alleviare il problema. Uno di questi sarebbe quello del “telelavoro”.

lavoro da casaQuesta idea è stata studiata negli Stati Uniti, per risolvere un problema che stava diventando sempre più oneroso: il drastico calo di rendimento che statisticamente si era notato nelle giornate particolarmente afose. Inizialmente era stata presa in considerazione la possibilità di lasciare a casa i dipendenti (retribuiti ma senza l’obbligo di venire in ufficio e prestare la propria attività). Ciò per il fatto che erano aumentati i casi di malattie della respirazione che avvenivano negli uffici non dotati di aria condizionata, con gravi esborsi di risarcimento ai dipendenti da parte delle società.

In altri casi si era notato che, pur spendendo molto per dotare gli uffici di potenti condizionatori e affrontare costi elevati per tenerli accesi, il calo di rendimento nelle giornata di afa intensa era inevitabile, per cui era preferibile dotare gli uffici di impianti meno potenti e lasciare a casa i dipendenti nei pochi casi in cui la “temperatura di effetto” era superiore ad una certa soglia.

Cost 730 actionLa temperatura di effetto è un nuovo parametro fisico, ottenuto da una formula in cui entrano in gioco la temperatura, l’umidità relativa ed il vento, che rende conto del disagio fisico al quale è sottoposto il nostro organismo quando il valore della temperatura di effetto supera una certa soglia.

Esistono varie formule per il calcolo della temperatura di effetto, tra quelle già in uso possiamo ricordare alcuni indici ”Heat Index”, ”Indice di Thom” e “Humidex” applicabili principalmente al periodo estivo.

Nel 2004 l’Istituzione internazionale “European Cooperation in Science and Tecnology” ha promosso un gruppo di lavoro denominato “Action COST 730”, del quale l’autore del presente articolo (vedi il sito http://www.cost.esf.org/about_cost/who/(type)/5/(wid)/17092) ha fatto parte fino al 2009, con lo scopo di sperimentare un nuovo parametro, detto UCTI (Universal Thermal Climate Index) in grado di stabilire il grado di disagio del nostro organismo in qualsiasi stagione e condizione.

Schema di funzionamento dell'UTCILo schema di funzionamento dell’UCTI è molto complesso.

Il gruppo di lavoro (vedi il sito  http://www.utci.org/ ) è nella fase finale della ricerca.

Tuttavia in alcuni ambienti di lavoro, il poter “lavorare a distanza” è già una realtà. Ad esempio, tra i giornalisti la tecnica del telelavoro è già ben sperimentata ed usata, molti vivono in una città ed esercitano il loro lavoro in un’altra, inviando i loro articoli via email.

Nel mio libro “Chicco e il cane” l’idea del telelavoro è stata lanciata con l’augurio di na applicazione di massa. Ne riportiamo un piccolo brano,  che fa parte di un discorso che “Alex” tiene in una importante conferenza:

Chicco“Il telelavoro tornerebbe molto utile non solo nei giorni di caldo afoso, di freddo intenso e  per  coloro che soffrono di allergie, ma sarebbe un modo per favorire anche il lavoro delle donne, che spesso sono costrette a stare a casa non solo quando sono ammalate loro stesse, ma anche quando devono accudire i loro bambini o familiari, costretti a letto da qualche malattia, impossibilitando anche le mamme a recarsi al loro lavoro.

Sarebbe ugualmente utile per alcuni portatori di handicap fisici, che potrebbero svolgere normalmente utilissimi lavori restando a casa, mentre il fatto di dover andare in un ufficio li obbligherebbe a dei percorsi lunghi ed impegnativi, impedendo loro di avere un impiego, mentre con il telelavoro tutto ciò sarebbe possibile, con soddisfazione economica e morale per loro ed con un indiscusso beneficio alla comunità.”

I libri di Alfio Giuffrida si acquistano in libreria, oppure on line sul sito http://t.co/L1oZOWLK

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